Vipiteno, «Mia figlia Samantha, caso fotocopia di Eluana Englaro»
La trentenne è ricoverata in come vegetativo irreversibili a Vipiteno. Il papà: «Sto chiedendo la pace per mia figlia» (foto da Facebook)
VIPITENO. "Samantha è in coma vegetativo irreversibile. La domenica quando vado a trovarla nella struttura riabilitativa di Vipiteno in cui è ospitata, perche così ha chiesto il Tribunale, e la vedo, sto male. Continuo a chiederle scusa. Scusa perché non sono ancora riuscito a far valere le sue volontà.
Ci riuscirò, però le chiedo perdono perché non è giusto. Lei avrebbe voluto questa vita". A parlare all'Ansa è Giorgio D'Incà, papà di Samantha, una ragazza trentenne di Feltre.
Samantha secondo quanto spiega il padre, di fronte a vicende come quella di Eluana Englaro o di Dj Fabo, "aveva sempre detto che se si fosse trovata in una situazione del genere non avrebbe voluto essere lasciata in quelle condizioni.
Era molto indipendente, la nostra battaglia è per far rispettare le sue volontà".
Samantha non ha fatto il testamento biologico, per cui esiste una legge, seppure in famiglia se ne fosse parlato, per una forma di dimenticanza e in generale per una sorta di sottovalutazione del rischio, ma i genitori invitano tutti a farlo "perché non è un portarsi sfiga, ma un evitare quello che sta accadendo a noi".
"La sua vicenda - aggiunge papà Giorgio - sembra una fotocopia del caso di Eluana purtroppo. C'è chi mi ha detto: stai chiedendo la morte di tua figlia, ma io rispondo di no. Io sto chiedendo la pace per mia figlia. Samantha ce l'avrò sempre nel cuore.
Ma dico sempre di averla persa il 4 dicembre 2020. Adesso c'è il suo corpo ma solo quello. Non più Samantha, il suo modo di fare, di scherzare".
La vicenda inizia con una frattura del femore in seguito a una scivolata. Quello che sembrava un problema tutto sommato banale, risolto con un'operazione, si è trasformata in quella che il papà definisce "una bomba atomica".
Le gambe che si gonfiano, anche il volto, le corse in Pronto Soccorso, il Covid che limita i ricoveri, fino alla diagnosi di polmonite bilaterale non legata al virus che porta a un collasso dei polmoni. Diversi minuti senza ossigeno e conseguenze gravi a livello cerebrale.
La respirazione è autonoma ma Samantha si alimenta con una Peg. I genitori chiedono ora che le loro testimonianze in tribunale a Belluno sulle volontà della ragazza abbiano validità.
"È stata raccolta testimonianza di noi familiari sulle volontà di Samantha a nostro sapere - conclude il papà - solo che non vengono ritenute opportune, di una certa validità".