Groff: «In Trentino nel 2016 c’erano già 10 branchi e una coppia»
I NUMERI. Quanti sono i lupi in Trentino? E in Valsugana? Quante le predazioni? Tanti gli interrogativi a cui il funzionario Claudio Groff ha risposto, portando i dati. Premettendo che «il lupo è...
I NUMERI. Quanti sono i lupi in Trentino? E in Valsugana? Quante le predazioni? Tanti gli interrogativi a cui il funzionario Claudio Groff ha risposto, portando i dati. Premettendo che «il lupo è sempre stato sulle Alpi, era scomparso a metà 1800 e poi, con l'abbandono della montagna, il rimboschimento e l'aumento degli ungulati, è tornato. A differenza di orso e lince è tornato da solo, non è stato reintrodotto. La Provincia non è né contro né a favore del lupo: deve gestirlo e si sta impegnando molto». A livello europeo negli ultimi 100 anni non c'è un caso di persona attaccata da un lupo. Diverso ovviamente per gli animali. «Non bisogna abbandonare la montagna per i lupi. Nessuno lo ha fatto, nemmeno i pastori della Romania, dove ci sono 6mila orsi e 2.500 lupi. La Provincia sta elaborando un progetto per prevenire i danni», ha precisato. Il primo lupo in Trentino è stato rinvenuto morto nel 2009, l'anno dopo sono state trovate impronte. A fine 2016 in Trentino c’erano 1 branco e 1 coppia, l'anno dopo già 6 branchi (4 nella parte sud - orientale e 2 a nord) e una coppia. 10 i branchi nelle Alpi centro orientali. Numeri sottostimati secondo alcuni presenti. «Nel 2016 sulle Alpi italiane vivevano 43 branchi e 8 coppie, ora si stima siano 100 branchi», ha proseguito Groff e, tornando al Trentino, ha spiegato che «nel 2017 sono stati rinvenuti 32 caprioli, 15 cervi, 11 camosci e 26 mufloni predati dal lupo. Nel 2018 in Valsugana sono stati segnalati 7-8 capi in sinistra Brenta e più numerosi in destra Brenta e Val di Sella». (m.c.)