Caldonazzo, agritur sequestrato: "Custodiva droga"
Si tratta de "Il Giardino della Torre dei Sicconi". Per la Procura era l’ingranaggio di una vasta organizzazione e serviva per stoccare stupefacenti
CALDONAZZO. La Procura di Trento ha disposto il sequestro preventivo dell’ Agritur “Giardino della Torre dei Sicconi” di Caldonazzo.
Secondo l’accusa, nel locale avevano luogo, acquisto, importazione, detenzione ma anche vendita di cocaina, anfetamina e marijuana. Sarebbe coinvolta la titolare stessa dell’agriturismo, posta ai domiciliari (poi revocati), nell’ambito dell’ operazione Zaghi - che aveva portato alla luce un vasto traffico di sostanze stupefacenti - ed il compagno della stessa donna, un cittadino straniero che lavorava a tempo determinato nell’agriturismo finito anche lui a processo nell’ambito della medesima operazione.
L’agriturismo di Caldonazzo sarebbe stato dunque uno dei punti di stoccaggio della droga che arrivava dall’estero, come ne sono stati trovati altri nel corso delle precedenti indagini, comprese abitazioni e rimesse.
Il traffico era gestito da un’organizzazione criminale transnazionale che operava, oltre che in Italia, anche in Bosnia, Slovenia e Croazia.