«S. Agata, la chiesa va salvata subito dal forte degrado»
Mori. «La chiesa di S. Agata di Corniano va salvata dal degrado»: lo dicono Paola Depretto e Bruno Bianchi, in una una mozione. «La deliziosa chiesa – argomentano i consiglieri rispettivamente di...
Mori. «La chiesa di S. Agata di Corniano va salvata dal degrado»: lo dicono Paola Depretto e Bruno Bianchi, in una una mozione. «La deliziosa chiesa – argomentano i consiglieri rispettivamente di Fratelli d’Italia e Mori Dinamica – sorge isolata in posizione panoramica in val di Gresta. Di origine altomedievale, l’edificio ha un impianto romanico. All’interno sono conservati degli affreschi, opera di autori del Cinquecento che dipinsero le chiese della val di Gresta. Su commissione del Comune di Mori, la chiesa è stata sottoposta a restauro conservativo nel 2008. Da allora è stata abbandonata a sé stessa e non è stato effettuato intervento alcuno né di manutenzione né di miglioramento. L’abbandono comporta un degrado della struttura e del suo contesto, un degrado che va fermato. Le principali problematiche sono una cospicua presenza di piante rampicanti dalla pietra dell’edificio campanario, infiltrazioni d'acqua che causano nella parte interna dell'abside umidità e muffa, mancata illuminazione nonostante la predisposizione di punti luce mai installati». Convinti che la chiesetta di Corniano rappresenti un elemento importante non solo per il borgo di Manzano ma anche per tutta la val di Gresta, Depretto e Bianchi chiedono che l’amministrazione si impegni a rimuovere le erbacce e piante presenti nell'edificio campanario e a curarne la manutenzione, a eliminare la muffa e l'umidità causate dalle infiltrazioni posizionando quanto necessario (tegole o lastra) nel punto dove le infiltrazioni stesse hanno origine e a dotare l’impianto già esistente di lampade. M.CASS.