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La Grande Guerra rievocata nella tenuta San Leonardo

AVIO. Indubbiamente la serata “Note di guerra” è stata molto interessante ed altrettanto partecipata e lo testimonia il cortile interno della tenuta di San Leonardo, location dell’evento, pieno di...



AVIO. Indubbiamente la serata “Note di guerra” è stata molto interessante ed altrettanto partecipata e lo testimonia il cortile interno della tenuta di San Leonardo, location dell’evento, pieno di spettatori. A dare il benvenuto agli ospiti il marchese Carlo Guerrieri Gonzaga ed al suo fianco tra il pubblico la sorella marchesa Maria Gemma e la moglie Federica. Sul palco il coro monte Vignol con l’Ensable mandolinistico e gli allievi di Marco Salvetti che hanno alternato musiche e canzoni ai racconti realmente vissuti dai trentini nel periodo della Grande Guerra. Racconti che lo storico Lorenzo Baratter ha esposto in maniera molto esaustiva con i giovani soldati che lasciavano alle spalle le loro famiglie per affrontare sacrifici inumani che spesso si tramutarono in morte di massa. Luisa Pachera invece ha ricordato la figura di Gemma de Gresti, nata proprio a san Leonardo, che grazie alle sue discendenze russe e conoscenze in loco intrecciò proficui rapporti per riportare in patria più di 11mila prigionieri tra trentini, istriani e dalmati da oltre 150 campi di concentramento in Russia. Di monsignor Heiderpech, originario della Rotaliana e considerato un “austriacante”, ha parlato il parroco don Luigi ricordando, tra l’altro, che grazie alle sue conoscenze austriache riuscì a costruire il maestoso oratorio, restaurare l’antica Pieve e si adoperò per sviluppare l’economia del paese dando vita a forme cooperativistiche. (f.r.)















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