Ucraina, il viaggio della colonna mobile trentina fra bandiere e solidarietà
In serata l’arrivo a Budapest degli 11 tir della Protezione Civile. Poi la ripartenza per la Moldavia
TRENTO. Dopo aver attraversato due confini di Stato (Slovenia e Ungheria), la colonna mobile della Protezione civile trentina e altoatesina raggiungerà nella serata di oggi, 21 marzo, Budapest, per la prima notte della spedizione in territorio straniero.
Il viaggio che porterà fino in Moldavia i 43 uomini guidati dal capo missione Giovanni Giovannini, è iniziato alle 5 del mattino, al termine del briefing presso il polo della Protezione civile a Lavis.
La colonna di 11 tir - accompagnata da alcuni mezzi di supporto e da un’ambulanza - con 18 container di materiale per l’allestimento di un campo di accoglienza per le persone in fuga dal conflitto in Ucraina, ha percorso l’autostrada assieme a decine di mezzi carichi di beni destinati alla popolazione ucraina e ai territori che confinano con il Paese devastato dai bombardamenti.
Riconoscere gli autisti in “missione” non è troppo difficile: spesso sulla cabina campeggia la bandiera gialloblu dell’Ucraina in segno di vicinanza. E così nascono incontri nel segno della solidarietà.
È accaduto anche durante la sosta per il pranzo, quando un gruppo di 12 vigili del fuoco francesi appartenenti all’associazione umanitaria ‘Aaip’ ha srotolato uno striscione, invitando i membri della spedizione regionale ad unirsi per una foto ricordo. Non poteva mancare la bandiera del Trentino.
I pompieri provenivano dalla Corsica ed hanno fatto scalo a Lione. Consegneranno generi di prima necessità al confine tra Ungheria e Ucraina.
La colonna mobile sta viaggiando seguendo una precisa tabella di marcia. Il gruppo formato da personale del Servizio prevenzione rischi, vigili del fuoco permanenti e volontari, Nuvola, volontari della Croce rossa trentina e della Croce Bianca altoatesina, può contare sul supporto del funzionario del Dipartimento nazionale delle Protezione civile Italiana - Andrea Mazo - con compiti di collegamento con le autorità locali anche per gli aspetti di sicurezza della colonna.
I materiali e le attrezzature trasportati verranno ceduti a titolo gratuito alle autorità competenti dell’amministrazione moldava. Al momento non è previsto che gli operatori della colonna mobile partecipino all’allestimento. Come ha spiegato Giovannini, al momento dell’arrivo in Moldavia la colonna mobile seguirà strade diverse: alcuni membri del “convoglio” si distaccheranno per la consegna degli aiuti umanitari Caritas inseriti nella colonna mobile alle parrocchie che stanno accogliendo i profughi.