Vittorio Sgarbi verso la guida del Mart 

La giunta provinciale non ha confermato il cda uscente e il critico avrebbe già ottenuto il via libera del governatore Fugatti


di Gianpaolo Tessari


TRENTO. Vittorio Sgarbi ad un passo dalla guida del Mart. Il celebre critico avrebbe già incassato il via libera del presidente della Provincia Maurizio Fugatti. A Rovereto tutti danno la cosa per fatta e qualche segnale di discontinuità lo ha già avuto anche il consiglio di amministrazione uscente che non sarà confermato.

Sgarbi, che conosce bene Fugatti dai tempi della medesima frequentazione sui banchi del Parlamento, era stato in visita nella struttura disegnata da Botta subito dopo l’Epifania. Aveva speso parole d’elogio per la mostra dedicata a Margherita Sarfatti e anche per il Mart rispetto al quale si era sbilanciato in un sibillino “É bene che il museo avanzi...».

La trattativa con la Provincia sarebbe in una fase avanzatissima con, tuttavia, verifiche in corso sul fatto se Sgarbi possa essere nominato presidente, visto che lo statuto del Mart prevede una specifica incompatibilità con il ruolo di parlamentare. In quel caso per il critico potrebbe essere coniato un ruolo ad hoc, come per esempio quello di direttore scientifico. In altre parole all’amministrazione provinciale interessa affidare la “crescita” del Mart proprio a Sgarbi e si sta definendo con quale veste specifica.

Affascinato dalla mostra al Mart dedicata a Margherita Sarfatti e alla donazione dell’artista Paolo Vallorz, Vittorio Sgarbi a gennaio aveva elogiato il direttore Gianfranco Maraniello, ma non si era risparmiato quella battuta che per qualche secondo ha lasciato tutti di stucco. Per poi ridersela con una frecciatina: «Il Mart è bene che avanzi». Silenzio e gelo totale per poi continuare (tra qualche risata) «Non tutti la possono capire...». Una battuta buttata lì così, tanto per dire qualcosa? Una provocazione fine a se stessa? Il critico d’arte, già in passato aveva avuto parole di elogio per il museo di arte moderna e contemporanea tanto da definirlo «il museo del mondo», ha strizzato l’occhio al Mart. E il fatto che fosse arrivato accompagnato dal presidente Fugatti (dopo essere stati a pranzo assieme in un agritur di Belluno Veronese) era stato interpretato come un segnale. E a questo punto le tessere del puzzle sembrano andare tutte nella medesima direzione. Se ne dovrebbe sapere di più tra non moltissimo.













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