Via Pietrastretta, il Comune propone il senso unico 

Viabilità irrisolta. Assemblea infuocata con i residenti, contrari all’ipotesi: «Meglio la Ztl» Ma per l’amministrazione non è possibile limitare l’accesso ad uno snodo ritenuto fondamentale


Fabio Peterlongo


Trento. Traffico in via Pietrastretta, il Comune propone il senso unico in salita, con divieto di discesa, ma i residenti non ci stanno: «Non basta, vogliamo la Ztl».

È scontro tra amministrazione e residenti durante l'assemblea pubblica svoltasi giovedì sera nella sala circoscrizionale di via Predara. La questione è annosa: via Pietrastretta viene usata dagli automobilisti per "bypassare" via Brennero congestionata dal traffico della mattina, con evidente disagio dei residenti, esposti a ingorghi e inquinamento. «Una situazione complessa, che difficilmente si potrà risolvere senza disagi per i residenti», ha spiegato il presidente della Circoscrizione Centro storico Claudio Geat. Infatti il Comune non intende bloccare uno snodo viario imprescindibile per lo "sfogo" dei veicoli. La proposta del Comune ha l'obiettivo della riduzione dei volumi di traffico, attraverso l'introduzione di un senso unico in salita fino al civico 53, divieto di discesa per tutti e installazione di un marciapiede provvisorio delimitato da cordoli, che indurrebbe gli automobilisti alla prudenza. Una soluzione definita "reversibile" che partirebbe alla fine dei lavori che chiuderanno la via da fine maggio a settembre. Gli uffici tecnici del Comune hanno vagliato le soluzioni proposte dagli abitanti, bocciandole per "impraticabilità". I cittadini proponevano l'installazione di un semaforo in cima alla via, telecamere per "pizzicare" i non residenti, l'introduzione di divieti di transito "a tempo" (come accade sul cavalcavia San Lorenzo) o una Ztl che impedisca l'accesso ai non residenti. L'assessore all'urbanistica Alberto Salizzoni ha spiegato le ragioni dei dinieghi: «Le telecamere possono essere installate solo in presenza di Ztl e in questa fase non possiamo pensare alla sua introduzione, che mi vedrebbe favorevole in linea di principio, ma il problema è persino di mantenere quelle già attive». L'ingegnere comunale Tiziano Bonella ha manifestato perplessità in merito ai divieti a tempo: «I dati dimostrano che non sono rispettati, non possiamo prevedere una pattuglia fissa di vigili urbani». I residenti hanno espresso in maniera quasi unanime lo scontento nei confronti di una decisione che considerano calata dall'alto. Un cittadino ha chiesto di continuare ad esplorare la possibilità di una Ztl: «Ci assumiamo la responsabilità, pagheremo il ticket». Un altro residente ha manifestato il suo disaccordo: «Questa modifica allunga di quattro chilometri e otto semafori nel traffico caotico della mattina il percorso per portare i bambini a scuola». Sull'inutilità di introdurre un divieto ai non residenti perché gli automobilisti lo violerebbero, un residente ha protestato: «Rinunciamo a imporre delle regole perché la gente le ignora? È inaccettabile».

Solamente un residente ha espresso parere favorevole alla proposta: «È l'unica che porti a ridurre realisticamente il traffico».

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