Via libera al centro sportivo della Mala
Ma le opposizioni a Nago-Torbole attaccano: «Collocazione sbagliata e scarsa chiarezza sulle risorse»
NAGO-TORBOLE. È stato approvato dal consiglio comunale di Nago-Torbole il nuovo piano di spesa (1,5 milioni, con un aumento di 150mila euro) per la realizzazione del centro sportivo alla Mala, un impianto che sostituisce l’attuale e prevede la realizzazione di un campo in sintetico omologato sino alla serie D, palazzina servizi, bar con terrazzo e tribune coperte. Parallelamente è stato dato il via libera anche alla deroga urbanistica per realizzare l’opera e la variazione al bilancio comunale. Secondo il sindaco Gianni Morandi, alla fine del 2019 il centro sportivo sarà a disposizione dell’Ac Nago-Torbole, che per un anno (il tempo per il bando e i lavori) dovrà cercarsi un altra sede per le partite casalinghe.
Un esito del voto pacifico, ma l’ultimo passaggio prima dell’appalto dell’opera attesa da anni è stata al centro di un vivace dibattito in aula, con le opposizioni che hanno messo in discussione non tanto il centro sportivo, quanto la collocazione e il finanziamento. «È un progetto nato sbagliato soprattutto per la collocazione – argomenta Johnny Perugini, consigliere di Partecipiamo – quella è un’area a vocazione artigianale, il campo sportivo è rimasto lì per 40 anni e tutti volevano spostarlo». Collocazione naturale, per le minoranze, doveva essere il nuovo polo scolastico di Nago: «Dove per altro già c’è la tribuna», ha detto Perugini. A tal proposito secca è stata la replica di Morandi: «Fare il campo al polo scolastico, significava fare un esproprio da 1,5 milioni, con il risultato di raddoppiare i costi e attendere altri 10 anni e costringere le società sportive a condividere i servizi con la scuola. Non aveva senso». Per Perugini quella della Mala resta una soluzione di scarsa lungimiranza.
C’è poi – per le minoranze – il nodo del finanziamento: «I soldi per gli arredi e per il parcheggio dove sono?», si chiede Perugini. «Non possono pretendere che si prevedano anche i soldi per i rastrelli», la piccata replica del sindaco. Che sulla questione delle aree artigianali ha osservato che «ci sono ancora a disposizione 44mila metri quadri: chi vuole impiantare una nuova azienda, si faccia pure avanti, perché lo spazio non manca».
Dalle minoranze sono arrivate anche osservazioni sull’accessibilità e sulla distanza dal centro abitato, ipotizzando anche una soluzione alle Busatte: «La nuova strada realizzata parallelamente al cantiere della Loppio-Busa risolve il problema della viabilità – spiega Morandi – e non mi vengano a dire che le Busatte sono più vicine della Mala». (g.f.p.)