Varchi elettronici, arriva la «stangata» in multe
Nel bilancio di previsione il Comune stima di passare da 3 a 6 milioni. In parte corrente mancano 1,5 milioni. Il sindaco: non è buco
TRENTO. Non sono frequenti, tutt’altro, le cifre con segno più nei bilanci degli enti pubblici. Il Comune di Trento è alla prese, come tutti, con le difficoltà legate a tempi non facili. Ma scorrendo le tabelle della proposta di bilancio 2017/2019 vi è una voce in entrata che si prevede in forte ascesa, anzi quasi raddoppiata: quella dei proventi dalle sanzioni per violazione alle norme di circolazione stradale. Le famigerate multe. Si legge testualmente: «Per il prossimo triennio si prevede l’incremento a seguito dell’entrata in funzione dei varchi elettronici a partire dal primo luglio 2017».
E a Palazzo Thun (evidentemente con una stima su quanto avviene in altri città di pari grandezza) l’incremento è stimato nell’ordine dei 3 milioni di euro: dagli attuali 3 milioni e 600 mila euro ai 6 milioni e 600 mila di multe, incassate grazie agli occhi elettronici nel 2019.
Detto di questa curiosità sui cui gli automobilisti dovranno però tenete dritte le antenne, occorre dire che ad una prima occhiata alla proposta di bilancio 2017, per la parte corrente, mancano in Comune 1 milione e 500 mila euro: «Tranquillizzo subito tutti. Non c’è nessun buco. Nelle disponibilità della nostra amministrazione ci sono circa 8 milioni di euro che appartengono al cosiddetto fondo Fin» rassicura il sindaco di Trento Alessandro Andreatta.
Spiega ancora il primo cittadino: «Al Fondo investimenti minori non è raro che le amministrazioni ricorrano in toto per sanare le voci con il segno meno. Io, dico la verità, non vorrei farlo perchè questi soldi preferirei utilizzarli per la parte straordinaria, investendo cioè su qualche opera, piuttosto che spenderli per pareggiare la parte corrente. Dove trovare altre risorse? Vedremo: per esempio credo che sui 350 mila euro che mancano per non aumentare le rette degli asili nido sia la Provincia a dover fare un ragionamento. Vedremo: l’importante è che si sappia che non c’è nessun buco».
Infatti l’amministrazione comunale, comunque gravata da una spesa corrente assolutamente importante, è rientrata appieno nel piano di miglioramento della voce in questione, spalmata sugli ultimi sei anni. In particolare risparmi assolutamente importanti si sono fatti con il blocco del turn over e limitando l’utilizzo di beni forniti da terzi: «Beh, diciano che ora il Comune ha lo stesso personale di 25 anni fa. Nel frattempo sono aumentati, e non di poco, i servizi che garantiamo. Non c’è dubbio - conclude il sindaco - che si sia fatto un buon lavoro ma con sacrifici. Non so quanto si possa limitare il personale garantendo la stessa qualità».