Valanga sul Baldo: morti due ragazziUno studiava ad Arco
Tre snowboarder diciassettenni di Malcesine travolti mentre facevano fuori pista. Uno si è salvato, recuperati gli altri due corpi
MALCESINE. Due ragazzi diciassettenni morti sotto una valanga di neve e un coetaneo ferito - per fortuna non grave - tirato fuori dai soccorritori e trasportato in elicottero all’ospedale di Verona. Ieri in tarda serata era questo il bilancio di una tragedia avvenuta sul monte Baldo, non distante dalla stazione a monte della funivia che sale da Malcesine.
Il giovane sopravvissuto è Michael Benedetti; i due amici che a tarda ora le squadre del Soccorso Alpino di Verona e Brescia stavano ancora cercando e che hanno trovato stamattina sono Matteo Barzoi e Luca Carletto, il primo figlio di un noto impresario edile, il secondo di un commercialista. Tutti abitano a Malcesine con le famiglie e sono studenti.
I tre ragazzi, come facevano abitualmente nei giorni di libertà, ieri sono saliti sul Baldo in funivia, si sono fermati a rifocillarsi alla Capannina di Mauro Zuccali e verso le 16 - due in snowboard e uno con sci da free-style - si sono lanciati dalla discesa dei Prai: un percorso ripidissimo e fuori pista. Da quanto si è appreso a tradirli è stata una slavina con un fronte di circa 15-20 metri, che li ha letteralmente sepolti. Solo uno di loro, Michael Benedetti, non è affondato completamente nella neve. E’ stato lui, pur ferito, a lanciare l’allarme al 118. Da qui l’Sos è poi rimbalzato alle squadre del Soccorso Alpino. L’elicottero ha calato sul posto il medico e l’operazione di salvataggio è perfettamente riuscita. Michael ha raccontato poi degli amici sepolti vicino a lui e a quel punto sono stati indirizzati sul posto altri uomini per le ricerche, alcuni calatisi da monte, altri giunti sul posto dalla stazione intermedia della funivia di S.Michele. Pur nel buio, s’è lavorato alacremente per oltre 4 ore. E in un secondo tempo è arrivata anche l’unità cinofila del Soccorso Alpino di Brescia. Purtroppo però di Luca Carletto e Matteo Barzoi (noto anche nel Basso Sarca, essendo studente dell’Enaip di Arco) non è stata trovata traccia, il che induce a pensare al peggio. Sfortuna vuole che nel punto di caduta della valanga vi sia un avvallamento e questo ha fatto da contenitore ad una massa enorme di neve. La speranza era solo quella che si fossero formate delle bolle d’aria di sopravvivenza. Ma poi i due corpi sono stati ritrovati.