TRENTO

Vaccini, termini scaduti: 1670 bambini ancora non in regola

Da oggi scattano gli avvisi delle scuole alle famiglie: stamattina manifestazione No-vax in consiglio provinciale


di Chiara Bert


TRENTO. Erano 2100 venerdì. Ieri pomeriggio (rilevazione delle 16.30) i bambini non in regola con la prenotazione delle vaccinazioni all’Azienda sanitaria erano calati a 1673: oltre 400 in meno, segno che anche nel weekend (durante il quale è rimasto attivo il Cup on line) centinaia di genitori hanno provveduto provveduto a richiedere l’appuntamento, passo che garantisce la possibilità di frequentare l’asilo nido e la scuola materna. Entro il 18 marzo 2018 le vaccinazioni dovranno poi essere effettuate e attestate dall’Azienda.

Nel dettaglio, a ieri sera nella fascia 0-3 anni erano 11.448 i bambini «conformi» (vaccinati o prenotati) e 911 i «non conformi», mentre nella fascia 3-6 anni siamo a 13.722 «conformi» e 762 «non conformi». Passi avanti dunque, frutto del percorso di informazione e sensibilizzazione a seguito dei nuovi obblighi introdotti con la legge voluta dal ministro Beatrice Lorenzin. Ma restano ancora oltre 1600 famiglie da «convincere».

Ieri era l’ultimo giorno per mettersi in regola, da oggi - ha stabilito venerdì con una delibera la giunta provinciale - i genitori che non risultano conformi rispetto agli adempimenti, riceveranno dalla scuola un preavviso personale con l'invito a regolarizzare tempestivamente la propria posizione. Ci saranno poi altri nove giorni di tempo per ottemperare: dal 21 settembre, se non si saranno messe ancora in regola, alle famiglie arriverà loro un formale avviso - con raccomandata con ricevuta di ritorno - che è stato avviato il procedimento di esclusione da scuola dei figli: alla scadenza dei 30 giorni si procederà all'esclusione. Fermo restando che i bambini saranno riammessi non appena presenteranno la documentazione che attesta le vaccinazioni.

Oggi intanto il tema vaccini torna in consiglio provinciale, dove si discuterà la mozione presentata dalle minoranza che chiede una deroga per l’anno in corso. La giunta, con il presidente Ugo Rossi e l’assessore alla salute Luca Zeni, ha già detto che non ci saranno novità rispetto alle date stabilite venerdì: «La legge va applicata con buon senso, e noi abbiamo dato il tempo per adeguarsi».

Ma i genitori dell’associazione «Vaccinare informati» questa mattina torneranno a fare pressione e saranno in piazza Dante durante la seduta del consiglio: «Nessun bambino - dicono - deve essere escluso. Vaccinare Informati si rapporta con le istituzioni, ma non sposa nessuna parte politica. Abbiamo sempre chiesto un voto di coscienza. Come sempre, abbiamo chiesto assoluto rispetto per le istituzioni e per ogni persona». «In Trentino - ricordano - ci sono migliaia di famiglie (più di 14.000) che vogliono scegliere e vogliono che i loro figli possano frequentare ogni ordine di scuola».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano

Economia

Industria trentina: prosegue il calo delle assunzioni, allarme dei sindacati

I dati di ottobre dell'Agenzia del lavoro segnano un -13,8%, nei primi dieci mesi dell’anno i nuovi contratti nel manufatturiero sono scesi dell’8,9% rispetto allo stesso periodo del 2023. La perdita è compensata da posti meno qualificanti nel commercio e nell'agrcoltura. Cgil Cisl Uil chiedono alla Provincia misure più mirati e efficaci per aiutare il settore in sofferenza