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Un tavolo lungo 100 metri sul fondale del lago di Molveno

Inaugurato in fondo al lago: diventerà il fulcro di una serie di attività pensate per rendere memorabile lo svuotamento: arte, incontri e la “capsula del tempo”


di Rosario Fichera


MOLVENO. È lungo 100 metri e rappresenta la prima installazione al mondo del suo genere posizionata sul letto di un lago parzialmente svuotato. Un vero e proprio Guinness dei primati. Stiamo parlando del tavolo di legno realizzato sulle sponde del lago di Molveno nell’ambito del progetto dal titolo “#OP17. Io. Sempre. Opera dello svelamento, conoscenza e rinnovamento delle acque lago di Molveno 2017”. Progetto con il quale l’amministrazione comunale ha voluto trasformare in opportunità il parziale svuotamento del lago, resosi necessario per i lavori di manutenzione straordinaria degli impianti di Nembia gestiti da Hydro Dolomiti Energia.

Il tavolo, realizzato da artigiani locali, è stato inaugurato domenica 19 febbraio alle 14, con una cerimonia che apre un lungo programma di attività previste fino a maggio per rendere unica e indimenticabile l’esperienza del lago svuotato.

Un tavolo lungo 100 metri sul fondale del lago di Molveno

Diventerà il fulcro di una serie di attività pensate per rendere memorabile lo svuotamento: arte, incontri e la “capsula del tempo” (foto Fichera) - LEGGI L'ARTICOLO

Oltre al tavolo è stata inaugurata anche la cosiddetta “capsula del tempo”, un contenitore stagno che sarà inabissato nel lago il prossimo 3 giugno, creato per raccogliere e conservare piccoli oggetti e informazioni rappresentativi della nostra epoca (titoli di giornali, registrazioni, fotografie, monete, pensieri personali) destinati a essere ritrovati in futuro. L’idea ha preso spunto dall’iniziativa dell’Università di Oglethorpe, ad Atlanta, dove nel 1936 è stata allestita una “cripta della civiltà”, una stanza sigillata contenente un campione rappresentativo di oggetti, la cui apertura è prevista per l’anno 8113. Il posizionamento della capsula sarà fatto in modo da consentire il ritrovamento durante un eventuale futuro nuovo svuotamento del bacino lacustre.

La cerimonia prevede un programma ricco di avvenimenti: dopo il taglio del nastro del sindaco, Luigi Nicolussi e la benedizione delle opere, i rappresentanti delle associazioni di Molveno poseranno l’ultima asse del tavolo quale simbolo di costruzione e partecipazione.

Questa opera è nata, infatti, con l’intento di permettere a turisti e residenti d’innescare meccanismi di condivisione e socialità, scambio di idee, pensieri e dibattiti, verso un orizzonte davvero inconsueto. A seguire gli alunni delle scuole elementari con le insegnanti, gli animatori della cooperativa l’Ancora, i genitori e il pubblico, coloreranno e scriveranno sul tavolo, completando il disegno realizzato al centro della struttura dall’artista Maria Zeni. Durante l’evento volteggeranno nel cielo anche i parapendii dell’associazione sportiva “Vola Bass”.

Oltre al tavolo e alla capsula del tempo, il progetto “#OP17”, sviluppato da Natourism e che sarà presentato a livello nazionale il prossimo 1 marzo, prevede tutta una serie di opere, realizzate da artisti di fama internazionale e attività correlate, tra le quali un paesaggio sonoro (soundscape) che sarà installato lungo una porzione del fondale di 400 per 50, con delle musiche scritte appositamente da Luca Saporiti, attuale bassista dei Marlene Kuntz; una scultura monumentale in ferro, di Morgana Orsetta Ghini, raffigurante un’icona del lago; un concorso letterario, a cura di Iris Tania Verlato, dal titolo “Molveno. Lago delle meraviglie... e se non fosse sempre il solito lago?”; visite guidate naturalistiche con esperti. Il progetto prevede anche il coinvolgimento dell’Associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo.













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