gardolo 

Un’antropologa alla guida dell’edicola tabacchi di piazza della Libertà

TRENTO. Una laurea in Archeologia e un Master in Antropologia Fisica Forense; 35 anni otto dei quali trascorsi a fare il lavoro per il quale aveva studiato, ma dal primo maggio Laura Riccadonna ha...



TRENTO. Una laurea in Archeologia e un Master in Antropologia Fisica Forense; 35 anni otto dei quali trascorsi a fare il lavoro per il quale aveva studiato, ma dal primo maggio Laura Riccadonna ha rilevato l’edicola tabacchi di Piazza della Libertà di fronte alla chiesa di Gardolo. Sebastiano Natalicchio, che la gestiva da 24 anni, in un’intervista rilasciata al “Trentino” ad inizio anno aveva detto di non aver fretta di vendere, ma di voler cedere l’edicola unicamente ai compaesani. Una scelta originale che ha portato ad un subentro altrettanto originale. Studi universitari per un lavoro affascinante e poi, dopo otto anni, si cambia vita: «I motivi sono due. Il primo è che il mio lavoro non mi dava garanzie di continuità. Possono chiamarti per repertare ossa umane scheletrizzate di dieci persone che poi si rivelano tre, caso molto più frequente rispetto a quello contrario. Così non hai mai idea di quanto tempo sarai occupata. Non sempre, poi, ti affidano la ricostruzione biologica che sarebbe la seconda parte del lavoro. Il secondo motivo della mia scelta è la nostalgia di casa e di una città a misura d’uomo». D’accordo che sui pacchetti di sigarette non mancano gli scheletri ma, scherzi a parte, sono due mondi del tutto diversi: «E’ vero però che le mie soddisfazioni professionali me le sono prese. Mi sono resa conto che si tratta di un mondo chiuso e per una nuova arrivata seppur con tanto entusiasmo, inserirsi è un’impresa molto difficile». Lei però non è di Gardolo: «Calma – risponde ridendo – abito dietro al Top Center- quindi mi considero della zona». Alla ricerca di un’occupazione a Trento si imbatte in questa edicola, cosa l’ha colpita? «Il rapporto con la gente, qui è tangibile il senso di comunità. Una situazione particolare che mi ha entusiasmato». Cosa cambierà nella gestione ? «Troppo presto per dirlo, posso invece dire cosa non cambierà: resteranno le collaboratrici storiche dell’edicola Maria Luisa Tomasi che a breve compirà i quaranta anni dietro al banco e Lorena Chiogna che ne ha fatti ventisei. Con loro decideremo che cambiamenti potrebbe essere opportuno fare». Una gestione coniugata tutta al femminile, quella che da pochi giorni è subentrata a Natalicchio. Sebastiano, rimpianti? «No perché a 71 anni si può anche andare a fare qualcos'altro. Poi Laura mi ha affiancato per alcune settimane e così mi ha reso il distacco più soft». Laura sorride, osserva e memorizza poi catalogherà tutte le informazioni. Non sarà proprio come ricostruire uno scheletro, però l’esperienza può servire. (d.p.)













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