Troppe multe, Arco chiede pietà
Per il consiglio comunale la Polizia dovrebbe fare più prevenzione
ARCO. Meno contravvenzioni, sopratutto quelle dal sapore vagamente vessatorio, e un maggiore presidio del territorio, sulla scorta dell'esperienza del vigile di quartiere. Sono queste, in buona sostanza, le rimostranze e le richieste che il consiglio comunale - con toni diffenti ma in maniera trasversale - ha consegnato al comandante della Polizia locale Ivano Berti. Sulla scia delle polemiche degli ultimi mesi, il consiglio comunale ha voluto incontrare il comandante della Polizia locale Berti e il presidente della Comunità di valle Salvador Valandro. I due, l'altra sera, sono rimasti in aula per quasi quattro ore. Una discussione fiume, durante la quale il comandante ha analizzato nel dettaglio successi ed ostacoli di questo primo scorcio di vita del Progetto sicurezza, che ha unito in un solo corpo e sotto un unico comando le vecchie polizie municipali del comprensorio. Tanto Berti quanto Valandro si sono detti consci della necessità di apportare continue migliorie al servizio «tenendo ben presente, però, che tornare indietro non si può più, anche e soprattutto per una questione economica: Arco, oggi, contribuisce con 700 mila euro al Progetto sicurezza ma se dovesse fare da solo spenderebbe molti più soldi». Fra le diverse critiche sollevatesi da destra a sinistra (Bresciani del Patt, Berlanda della Lega, Ravagni di Amministrare, Del Fabbro del Pdl, Caliari del Pd) i riferimenti alla scarsa conoscenza del territorio (significativo il caso di un vigile che non ha saputo fornire l'ubicazione del campo da calcio di Romarzollo), ad una eccessiva turnazione che non permette la "fidelizzazione" (in particolar modo all'ingresso e all'uscita dalle scuole) e una complessa gestione dei turni di lavoro che comporterebbe, secondo gli autonomisti, uno spreco di risorse pari a 60 mila euro annui. Il comandante Berti non ha soltanto giocato in difesa, replicando punto su punto, ma si è pure lanciato all'attacco contro chi, in particolar modo ad Arco, sarebbe più impegnato a remare contro che a lavorare. «O cambiano registro - ha detto in buona sostanza Berti - o cambiano lavoro». L'agente divenuto celebre per le multe sull'inclinazione delle targhe delle moto è stato dislocato in Val di Ledro dove i centauri sfrecciano a tutta birra. «Avanti tutta con il progetto - ha concluso il sindaco Mattei - aggiustando il tiro».