Trilinguismo precario: solo 10 euro ai collaboratori esterni
La Cgil denuncia: "Dei 36 milioni di euro stanziati non va nulla alle 63 lavoratrici coinvolte"
TRENTO. Sono 63, tutte donne, di madrelingua tedesca e/o inglese e, negli asili nido e nelle scuole di infanzia, è affidato loro il compito di veicolare l’apprendimento linguistico, tra i progetti ritenuti più importanti della legislatura, per la giunta provinciale e il presidente Rossi, e su cui si è previsto un impegno finanziario di 36 milioni di euro nel periodo 2015-2020. Si tratta di cifre importanti che, però - come spiega la Cgil - “non ricadono anche sui lavoratori coinvolti nel progetto, che ne ottengono solo le briciole a causa di condizioni contrattuali scarsamente tutelanti”.
A denunciare questa situazione è Nidil Cgil del Trentino insieme alla Funzione pubblica e a Flc. “Lo schema di avviso emanato dalla giunta provinciale non vincola i presentatori delle proposte progettuali a nessun tipo di contratto, aprendo la porta al precariato – sottolinea il segretario di Nidil Gabriele Silvestrin -. Queste lavoratrici non vengono neanche pagate con regolarità, in media ogni due mesi, ma ciò che è peggio è che ricevono appena 10 euro netti l'ora”.
Il sindacato sottolinea come ognuno dei tre “presentatori di proposte progettuali”, vincitori dell’appalto, applichi una tipologia contrattuale diversa, ma tutte e tre coerentemente e assolutamente precarie. “Nulla vietava, e vieta, al presidente Rossi di assumere queste collaboratrici con un contratto a tempo determinato” - insistono i sindacati che chiedono un confronto urgente con il presidente della giunta provinciale. “Nulla vietava, e vieta, al presidente Rossi, un confronto con il sindacato per arrivare, almeno, a un contratto standard che preveda diritti, tutele e un corrispettivo degno di questo nome a collaboratrici che svolgeranno un compito delicato e fondamentale e che avrà ricadute sui nostri figli in una fase delicata della loro crescita”.
Tutte e 63 le collaboratrici sono persone con ottima professionalità e titoli di studio elevati, “10 euro/ora non crediamo vadano nella direzione del riconoscimento della qualità tanto cara al presidente”. Per le organizzazioni sindacali appaltare all’esterno non permette alla Provincia di ignorare le condizioni contrattuali dei collaboratrici, anzi, rafforza l’impegno a vigilare”.