Trento, poliziotti aggrediti da due fratelli in via Brennero si difendono con lo spray urticante
Gli agenti erano stati chiamati alla Lidl perché un ragazzo aveva creato una situazione di tensione all’interno. Arrestati i due sono stati condannati a 10 e otto mesi
TRENTO. Dopo il parapiglia al supermercato, aggrediscono due poliziotti e poi colpiscono anche la macchina di servizio. Loro sono due fratelli che sono stati arrestati e condannati a 10 e 8 mesi per resistenza a pubblico ufficiale.
Tutto questo è successo il 16 agosto e il punto di partenza è una chiamata arrivata in polizia verso le 12 che segnalava che all’interno della Lidl di via Brennero c’era una persona che disturbava la clientela con il suo comportamento definito incivile, litigando poi con addetta alle casse.
Grazie alle descrizioni somatiche l’uomo veniva individuato dagli agenti della volante intervenuti nel piazzale del supermercato. La solo vista delle divise avrebbe innescato nel ragazzo una reazione violenta con atteggiamenti di sfida, azione alla quale si univa un altro ragazzo, risultato poi essere il fratello.
Entrambi – spiega una nota della questura – rifiutavano di declinare le proprie generalità cercando di intimorire gli agenti con il loro atteggiamento aggressivo.
Vani i tentativi di instaurare un dialogo per riportare alla calma i due stranieri. Improvvisamente, uno dei due stranieri si sfilava la maglia cercando lo scontro fisico, mentre l’altro ragazzo, si frapponeva tra gli agenti e dava un forte colpo allo sterno del poliziotto per permettere all’altro di darsi alla fuga. Per bloccare la fuga e contenere l’amico che nel frattempo aggrediva i poliziotti alle spalle, gli agenti si vedevano costretti, per difendersi, ad instaurare una colluttazione con i due esagitati, ricorrendo all’uso dello spray urticante e delle manette di sicurezza per immobilizzare e rendere inoffensivi i due aggressori.
Nell’azione due agenti rimanevano feriti e costretti a ricorrere alle cure dei sanitari del locale Pronto Soccorso per le escoriazioni riportate.
Durante il trasporto in Questura – spiega ancora la polizia – uno dei due fermati colpiva con violenza il finestrino dell’autovettura di servizio, tanto da romperlo.
Anche l’altro giovane, non cessava di tentare di aggredire gli agenti rendendo difficoltoso il suo accompagnamento presso gli uffici della Questura.
Arrestati e processati entrambi con rito direttissimo, i due stranieri venivano rispettivamente condannati a mesi 10 di reclusione, pena da scontarsi in carcere e mesi 8 di reclusione con pena sospesa.
Per i due poliziotti la prognosi è di due giorni.