L'ORGANIZZAZIONE

Trento, Ianeselli: "Sì a un Natale con addobbi, giochi di luce e musica"

Il sindaco: "Ci adopereremo per far lavorare i nostri ristoratori, che sono attrezzati per far rispettare le distanze e le regole. Cosa impossibile da fare al mercatino"



TRENTO. «Non è stata una decisione facile quella che abbiamo adottato sui mercatini di Natale. Ma è stata una decisione necessaria: nei giorni in cui stiamo chiedendo ai cittadini di adottare comportamenti responsabili, nei giorni delle ordinanze per disciplinare la cosiddetta "movida", è impensabile dare il via libera a un evento che, nel giro di poco più di un mese, porta in città centinaia di migliaia di persone. È una questione di coerenza». Così il sindaco di Trento Franco Ianeselli, all'indomani della decisione della Giunta di rinunciare al tradizionale Mercatino di Natale.

«Ricordiamoci cosa è successo la scorsa primavera, ripensiamo alla condizione di emergenza in alcune località della Lombardia e anche del nostro Trentino - continua il sindaco - Non vogliamo neppure pensare di vivere una situazione di quel tipo, sarebbe una catastrofe dal punto di vista sanitario, economico e sociale. Senza contare poi che per essere attrattivi per i turisti bisogna innanzitutto essere seri e in grado di garantire la maggior sicurezza possibile».

Ma rinunciare al Mercatino non significa rinunciare al Natale né cancellare ogni evento pubblico: «Da oggi ci mettiamo a lavorare per un Natale diverso. A dicembre avremo comunque una città illuminata, calda, accogliente. Cureremo in modo particolare gli addobbi, i giochi di luce, la musica, con spazi sicuri e rispettosi delle norme dedicati all'artigianato e ai prodotti locali. Ci adopereremo per far lavorare i nostri ristoratori, che sono attrezzati per far rispettare le distanze e le regole. Cosa impossibile in un Mercatino di Natale affollato come quello di Trento».













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