Trento: Bartolomeo o Bartolameo?Benvenuto nel rione dai due nomi
Nel quartiere cittadino alcune insegne hanno la "o", seguendo correttamente il nome del santo, altre la "a", come quella del nuovo studentato universitario, ma anche la stazione ferroviaria e la via omonima
TRENTO. Benvenuti nel quartiere dal nome incerto. Siamo tra l’ospedale Santa Chiara e la Clarina. Per tutti è San Bartolomeo, come l’apostolo Bartolomeo. Peccato che nel nome della via cambi una vocale e si trasformi in San Bartolameo. E da questa via prende il nome anche il nuovo studentato dell’Università, così come la stazione dei treni. Mentre la civica casa di riposo accanto alla questura ha scelto San Bartolomeo. Ma qual è il nome corretto?
È in fondo a via Chini che questa confusione si concretizza in due segnali stradali. Da una parte c’è la targa della via, con la dicitura “San Bartolameo”. Dall’altra c’è il cartello della passeggiata che cita così: “S. Bartolomeo - Toresela”. Allora, dove siamo? A San Bartolameo o a San Bartolomeo? Ha ragione il Comune (che realizza le targhe delle vie) o chi fa i cartelli? Sembra un problema di poco conto, ma coi nomi delle vie è bene non scherzare. Soprattutto se queste vie hanno il nome di un santo. E se da loro prendono il “titolo” uno studentato, o una casa di riposo, o una stazione dei treni.
Sul santo i dubbi sono pochi: è San Bartolomeo originario di Cana, in Galilea. Fu uno dei dodici apostoli. «Esiste un santo Bartolomeo e si scrive con la “o”», sentenzia don Renzo Caserotti, della vicina parrocchia di Sant’Antonio in Bolghera. «San Bartolameo dev’essere una storpiatura dialettale». In effetti, la vicina chiesetta si chiama con la “o”, a conferma della tesi del parroco. Il presidente della circoscrizione Oltrefersina, Emanuele Orlando, ribadisce che «il dubbio c’è». «A volte - aggiunge - quando sul nostro giornalino scriviamo San Bartolameo, ci arrivano delle lamentele. Qua tutti dicono Bartolomeo». O San Bortol, in dialetto. Ma allora perché si chiama “via San Bartolameo”? Così come il rione, sullo stradario del Comune? Un nome che ha tratto in inganno anche l’Università, che ha chiamato San Bartolameo lo studentato sorto sopra la questura. «Non saprei», ammette il presidente della commissione toponomastica del Comune, Massimo Ducati. «Lunedì solleciterò dei tecnici per vedere di capire i motivi storici che stanno dietro a questa denominazione. Non voglio pensare che sia un errore. Comunque, faremo un approfondimento». Staremo a vedere. Nel dubbio, come suggerisce un lettore, chiamatelo pure San Bortol.