IL LUTTO

Trento, addio al pasticciere Mario Mazzoleni. Se ne va un pezzo di storia di Cristo Re

E’ scomparso a 89 anni. L’amarcord degli anni ‘60: quando don Torta per le Prime Comunioni gli ordinava focacce per tutti e gli dava un pezzo di carta come “pagherò”. Novanta caffè al giorno recapitati negli uffici dell’Autostrada


di Claudio Libera


TRENTO. Si è spento improvvisamente, accasciandosi tra le braccia della sua Tecla che gli stava accanto, Mario Mazzoleni, il noto pasticciere di piazza generale Cantore, inizio di via Stoppani. Il tutto è accaduto improvvisamente ieri mattina poco prima di colazione nella sua casa abitata da sempre da tutto il nucleo familiare, verso il ponte di San Giorgio.

A nulla sono valsi i tentativi di rianimazione; Mario se n’è andato così, lasciando attoniti nel più profondo dolore i suoi cari ma al contempo senza far partire o soffrire a lungo per malattia. Anche se da qualche anno aveva ceduto l’attività alla figlia Francesca, Francy per tutti e qualche acciacco lo costringeva a restare in casa, nonostante le 89 primavere, nulla faceva presagire quanto accaduto.

Il primo agosto di due anni fa dalle 10.30 a mezzogiorno, al suo bar pasticceria di piazza General Cantore 28, si erano festeggiati ben tre avvenimenti. Nell’ordine il cin cin per i 60 anni di matrimonio di Tecla e Mario, i 60 dell’apertura dello storico esercizio pubblico “a cavallo” tra la piazza e via Stoppani e la chiusura dello stesso.“Chiusura momentanea – specificava la figlia Francesca, ora titolare del bar pasticceria aperto nel novembre del 1959 da papà Mario Mazzoleni con mamma Tecla Pergol – Infatti, per la prima volta dopo sessant’anni, il locale resterà chiuso due settimane per permettere la sua completa ristrutturazione. A fine mese, quindi si riaprirà con un nuovo volto ma con lo stesso entusiasmo”.

La conferma arrivava da Tecla, vera “anima” del locale – in cui per anni hanno dato una mano sua sorella Grazia ed il cognato Ezio – che nonostante le 81 primavere – invece il marito Mario, bergamasco di origine, di anni ne avrebbe compiuti 90 – al mattino arrivava sempre a dare il cambio alla figlia, in modo da permetterle di fare la spesa.

“Ricordiamo con nostalgia gli anni che furono – commentava Tecla – quando non c’erano i palazzoni che dominano adesso ma solo case basse e le scuole Bellesini. In fondo a via Stoppani, verso la ferrovia, c’era una casetta al posto della quale hanno costruito il complesso che per tanti anni ha ospitato gli uffici di quella che sarebbe diventata l’Autostrada del Brennero. Erano gli anni ’60. Un altro ricordo oltre alle tante persone, diventate amiche che ora non ci sono più? “Don Torta, don Guido Avi, l’arciprete di Cristo Re sessant’anni fa ci ha uniti in matrimonio – raccontavano in occasione del loro anniversario - e quando nella chiesa di via Fratelli Fontana si celebravano le Prime Comunioni, ordinava al Mario focacce per tutti. Poi consegnava un pezzo di carta con due righe e la firma e con quella ci mandava in largo Nazario Sauro alla Banca di Trento e Bolzano. La carta valeva come un pagherò. Per non dire, sempre in quegli anni, dei 90 caffè al giorno che portavamo negli uffici dell’Autostrada. Ricordiamo ancora i nomi ed i volti di quegli impiegati e delle segretarie”.

Ora a piangere Mario - ricordando che la sua pasticceria bar è Bottega storica da novembre 2013 - rimangono oltre alla adorata Tecla, compagna di una vita, la figlia Francesca, con Ricardo, i nipoti Sebastian e Simone, i parenti e tutto il rione a nord di Trento. I funerali si svolgeranno domani mattina alle 11 nella chiesa di Cristo Re.













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