Treni tedeschi: fermate intermedie garantite

Il ministero proroga la sospensione del divieto dopo il 10 marzo


Mirco Marchiodi


TRENTO. Buone notizie per chi viaggia sui treni. Gli Eurocity internazionali delle ferrovie austriache e tedesche continueranno a fermare a Trento e Bolzano anche dopo il 10 marzo. Lo ha deciso l'ufficio per la regolazione dei servizi ferroviari. Il provvedimento è arrivato l'altro giorno sulle scrivanie degli assessori provinciali ai trasporti di Bolzano Thomas Widmann e di Trento Alberto Pacher. «Si dispone - si legge nella decisione firmata dal direttore dell'ufficio per la regolazione dei servizi ferroviari presso il ministero dei Trasporti, Fabio Croccolo - la proroga della sospensione del divieto di fermate intermedie fino all'emanazione del provvedimento di riesame». In sostanza, questo significa che gli Eurocity gestiti da Deutsche Bahn, Öbb e Ferrovie Le Nord continueranno ad operare ed a fermarsi regolarmente presso tutte le fermate previste anche dopo il 10 marzo. Anche se non si tratta della soluzione definitiva, ma solo di un ulteriore rinvio, il provvedimento viene letto come un segnale importante a favore del mantenimento delle fermate intermedie. Così l'amministratore delegato di Deutsche Bahn Italia Marco Kampp che spiega che «grazie a questo provvedimento guadagniamo tempo prezioso». Questa è anche l'interpretazione che dà l'europarlamentare altoatesino dell'Svp Herbert Dorfmann: «Questa è una vittoria importante in una situazione che era ormai al limite del ridicolo. Le pressioni dei giorni scorsi sono evidentemente servite a far capire che non si può fermare la liberalizzazione del settore ferroviario con delle motivazioni assurde, in netto contrasto con lo spirito europeo e le norme comunitarie». Proprio Dorfmann, assieme a 48 altri eurodeputati, in questi giorni aveva indirizzato una dura lettera al commissario per i Trasporti e a quello per la Concorrenza richiedendo un rapido intervento della commissione europea per risolvere la questione. Intervento che per ora non c'è stato, ma che secondo l'europarlamentare dell'Svp non tarderebbe ad arrivare se le ferrovie italiane mantenessero il divieto. «Il decreto che prevede il divieto di fare fermate intermedie per i treni internazionali - ricorda Dorfmann - non è stato cancellato ma soltanto sospeso. È però evidente che un eventuale ricorso alla corte di giustizia europea da parte delle ferrovie austriache e tedesche avrebbe ottime possibilità di essere accolto. Trenitalia dovrebbe riconoscere che non si vince la concorrenza degli altri operatori con la concorrenza sleale, ma piuttosto offrendo un servizio migliore». Sul caso si segnala anche la presa di posizione di Rete ferroviaria italiana che afferma di non aver imposto alcun divieto di fermata, a Bolzano e Trento, per i treni internazionali gestiti. «È stato l'Ufficio per la regolazione dei servizi ferroviari (Ursf) - si legge in una nota di Rfi - ad avviare un procedimento istruttorio per verificare la finalità principale dei servizi internazionali di Db-Öbb-LeNord e l'ipotizzabile compromissione dell'equilibrio economico dei contratti di servizio esistenti. A conclusione dell'istruttoria l'Ursf ha autonomamente deciso di non concedere l'autorizzazione per le fermate intermedie. Lo stesso provvedimento è stato poi sospeso dall'Ursf in attesa del riesame della decisione, come richiesto dai soggetti interessati».

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