Torna l'orso nei boschi del Primiero
Scorribanda di un cucciolo tra Imer e Mezzano: ha distrutto un'arnia
PRIMIERO. Un'arnia posta in una baita di montagna in località "Falasorno", nella zona di San Giovanni fra i Comuni di Mezzano ed Imer, è stata distrutta, pare, da un orso. Le modalità sono quelle proprie dell'orso, anche se non ci sono segni indiscutibili del suo passaggio e cioè orme lasciate sul terreno o tracce di pelo. Torna così in Primiero un altro orso (questo pare di non grandi dimensioni) dopo le frequenti visite negli anni scorsi dell'orso Dino. Il plantigrado Dino, diventato famoso nella zona a cavallo fra il Bellunese e il Primiero, è stato ucciso nelle settimane scorse in Slovenia dalla forestale del luogo. Della distruzione dell'arnia si è accorta la proprietaria della baita, Letizia Loss di Imer, nella giornata di lunedì. A dire il vero già lo scorso anno un orso aveva fatto scempio delle arnie che normalmente sistema nelle adiacenze della propria baita. Alla signora Letizia non è rimasto altro da fare che avvisare il corpo della polizia forestale, i cui uomini si sono recati sul posto per compiere gli accertamenti. Gli stessi forestali hanno anche provveduto a stendere una rete di protezione delle arnie per circa una cinquantina di metri. Si pensa così di fare desistere l'orso da altre eventuali scorribande. La parte orientale di Primiero e i boschi che fanno da confine con il Bellunese, da anni sono stati spesso protagonisti di passaggi e prolungati "soggiorni" di orsi. Uno di essi, che era munito di radiocollare, ha trascorso il suo letargo in una caverna della zona, costantemente controllato dai guardia boschi e forestali del distretto di Primiero. Ed è di solo pochi giorni fa la segnalazione del passaggio di un orso nella zona di Sospirolo, in provincia di Belluno, confinante con la valle del Mis, la stessa che poi da il nome al Comune primierotto Sagron Mis: proprio in località "Le Rosse" l'orso ha distrutto un alveare. Forse lo stesso plantigrado in questi giorni è stato segnalato anche nella zona di Forcella Lagazzon, tra Canale d'Agordo e Vallada, a quota 1400 metri. Vista la non eccessiva lontananza e la propensione a spostarsi rapidamente, potrebbe essere proprio l'orso che ha distrutto l'arnia a San Giovanni, anche perché la segnalazione parlava di un "giovane orso".