Tonale e Manghen a 60 all’ora, ma vale solo per i motociclisti 

Sicurezza sulle strade. Nuovi limiti anche sul Monte Bondone, Brentonico e Val d’Ampola Le misure (già attive sui passi dolomitici) entrano in vigore oggi per diminuire gli incidenti 



Trento. Nuovi limiti di velocità sulle strade di montagna, di 50 e 60 chilometri all’ora a seconda dei tratti, con un’attenzione particolare alle moto che - nel provvedimento approvato ieri dalla giunta provinciale - sono penalizzate rispetto alle auto. i nuovi limiti, introdotti dalla provincia con l’obiettivo di garantire più sicurezza agli utenti delle strade, compresi ciclisti e pedoni, entreranno in vigore già da oggi, lungo alcuni tratti di strada molto frequentati e molto apprezzati in particolare dai motociclisti. «l’obiettivo è di innalzare il livello di sicurezza della circolazione, riducendo il numero degli incidenti stradali e le relative conseguenze, con particolare attenzione alle categorie dei motociclisti, dei ciclisti e dei pedoni» si legge in un comunicato diffuso ieri dalla giunta provinciale.

I tratti di strada interessati

Limiti analoghi di 60 chilometri orari erano già stati introdotti in realtà lungo i principali passi dolomitici, ma ora le limitazioni si allargano e riguardano le strada del Monte Bondone, con la salita da Trento (via Sardagna e Candriai) e poi la discesa fino alla valle dei Laghi passando dalle Viote da Lagolo: lungo questi tratti la velocità massima sarà di 60 all’ora con alcuni trati in cui il limite scende a 50. Situazione analoga lungo la strada che da Garniga sale alle Viote. Velocità ridotta anche sull’altopiano di Brentonico (fino al confine con il Veneto) e nel tratto della Val d’Ampola, fino al centro abitato di Storo.

Limiti solo per le moto

Lungo le strade del passo Tonale (da Fucine al passo) e del passo Manghen (dalla val Calamento fino a Molina di Fiemme) il limite di velocità è stato fissato a 60 chilometri orari ed è valido solamente per le motociclette. Questo ad eccezione di alcuni tratti, ad esempio l’attraversamento di centri abitati, in cui il limite è inferiore (50 chilometri orari) ed è valido per tutti i veicoli.

Le reazioni

La differenziazione dei limiti di velocità non piace a Bruno Garzetti, storico presidente del Moto Club Trento che in questo provvedimento vede il rischio che si creino dubbi e confusione: «Mi sembrerebbe più sensato un provvedimento unico, che valga per tutti i veicoli, altrimenti il rischio è che qualcuno possa fare confusione, in particolare i principianti o chi non conosce queste strade». Niente da dire, secondo Garzetti, sulle esigenze di sicurezza, ma il problema non è mettere i limiti di velocità: «Il vero problema è farli rispettare, perché se questo non avviene allora i limiti di velocità sono del tutto inutili». Il presidente del Moto Club lancia comunque un appello al rispetto delle regole: «Chi vuole correre dovrebbe andare in pista - ha detto - e non usare le strade di montagna come se fossero piste, ma le regole devono valere per tutti».















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