Storo, lo strano caso dei guardrail abbattuti
Così può passare una maxi mietitrebbia per la raccolta del granoturco. Ma la sicurezza è a rischio
STORO. Ormai da tempo chi decide di farsi una passeggiata per la campagna di Storo oltre che del paesaggio bucolico può godere anche di un insolito e meno piacevole spettacolo: sui ponti che separano la strada asfaltata dai corsi d'acqua che attraversano i fondi sembra essersi abbattuto un violento e selettivo fortunale che ha schiacciato e sradicato i guardrail, addirittura arrivando a piegare i camini di sfiato per le tubazioni del metano.
A cosa sia dovuto il “fenomeno” è presto detto: anche a Storo ormai la raccolta del granoturco viene svolta tramite l’impiego di una gigantesca mietitrebbia, le cui dimensioni superano la larghezza media della carreggiata delle strade di campagna. Finché si trattava di circolare fra i vari poderi non c’erano particolari problemi, ma quando si dovevano attraversare i ponti allora le cose cambiavano, visto che in presenza delle protezioni laterali il mezzo risultava semplicemente troppo largo per riuscire a passare. Visto che di ritornare alla raccolta a mano non se ne parlava, né tanto meno pareva opportuno ripiegare su macchinari dalle dimensioni più ridotte, qualcuno ha quindi deciso di risolvere il problema partendo dall’altro capo dell’equazione. Se la mietitrebbia doveva passare, logicamente ad “allargarsi” o ad “abbassarsi” sarebbero dovuti essere i guardrail.
Spiegato l’arcano, resta da chiedersi se mai nessuna delle autorità preposte abbia preso nota di una situazione che solleva anche qualche dubbio sulla sicurezza (si pensi solo al rischio potenziale per bambini, anziani o persone con difficoltà motorie o visive) e a quanto pare la risposta è affermativa. A quanto risulta il Consorzio miglioramento fondiario di Storo aveva effettivamente in programma di sistemare i ponti all'interno di un più ampio intervento sulle vie di campagna finanziato dalla Provincia con circa 60 mila euro, ma poi qualcosa è andato storto.
Cosa lo spiega l'ingegner Gianfranco Giovanelli, incaricato di redigere il progetto: «La sistemazione delle paratie sui ponti era prevista, ma ci si è resi conto che senza allargare la carreggiata il problema originale si sarebbe riproposto identico alla prossima raccolta. La cifra stanziata per sistemare i guardrail era di circa 8 mila euro e non bastava certo per interventi di carattere strutturale. Pertanto, d'accordo col Cmf e col Servizio Agricoltura della Provincia, si è deciso di mettere in stand-by l'intervento e di stornare le cifre previste per i guardrail su ulteriori asfaltature». I ponti resteranno come sono, quindi, finché non sarà possibile trovare le risorse per allargarli. Sperando che nessuno si faccia male.