Stop alle bibite nelle scuole e più prodotti biologici e locali
Educazione alimentare, la Provincia vuole anche distributori automatici di snack con poche calorie Negli appalti per le mense saranno favorite le aziende che seguono criteri di sostenibilità ambientale
TRENTO. Spazio ai prodotti agricoli biologici, tipici e a basso impatto ambientale, no alle bibite zuccherate e gassate nelle scuole. Sì agli alimenti per celiaci nella ristorazione pubblica e privata, punteggi premianti nelle gare di appalto per i fornitori “sostenibili”, sostegno agli enti locali per favorire gli “acquisti verdi” e creazione di un Osservatorio per l’alimentazione. Acquisito il parere del Consiglio delle Autonomie e della Seconda commissione permanente del Consiglio provinciale, la giunta provinciale ha approvato ieri il “Programma per l'orientamento dei consumi e l’educazione alimentare”, di durata triennale. Le azioni di promozione, divulgazione e orientamento si svilupperanno attraverso un programma di attività che prevede interventi indirizzati a consumatori, produttori, scuole, ristorazione collettiva e privata, amministrazioni comunali e Comunità di valle.
Tra gli aspetti qualificanti del Programma vi è soprattutto l’obbligo di utilizzare nelle mense scolastiche e pubbliche alimenti provenienti da coltivazioni o allevamenti biologici per almeno il 60% delle quantità annuali oppure, qualora il mercato non fornisca quantità sufficienti di prodotti bio, prodotti Dop, Igp o a marchio “Qualità Trentino”. Una misura, quest’ultima, che intende anche favorire il sistema dell imprese trentine del settore. Negli appalti pubblici per la fornitura di derrate alimentari, inoltre, si dovranno assegnare punteggi di merito relativamente al metodo di coltivazione adottato, alle emissioni di gas serra inquinanti nella fase di trasporto, ai rifiuti e imballaggi, al fabbisogno e al risparmio energetico, all’impiego razionale della risorsa idrica e alla riduzione dei consumi. Tali criteri ambientali potranno contare fino al 50% del punteggio massimo attribuito all'offerta, mentre la parte restante sarà attribuibile al costo complessivo del servizio.
Anche il particolare regime dietetico per gli studenti affetti da intolleranze alimentari o celiachia dovrà essere tenuto in considerazione nelle mense scolastiche: a tale scopo dovranno essere definite linee guida valevoli non solo per le scuole ma anche per la ristorazione pubblica. In tutte le scuole, inoltre, si dovrà arrivare gradualmente al divieto di somministrare bibite gassate e zuccherate e all’introduzione di distributori automatici di alimenti salutari ed a basso contenuto calorico (progetto “Pausa amica”). Per l’attuazione dei controlli sull'andamento del Programma è prevista la costituzione di un Osservatorio costituito da rappresentanti delle Comunità di valle e del Dipartimento della conoscenza con il supporto di tecnici dell’Appa.
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