Sparo durante l’inseguimento: un ferito

Il colpo esploso - per avvertimento - da un agente della polizia locale ed è finito nel gluteo di un minorenne. Non è grave



TRENTO. Un colpo di pistola sparato per avvertire e per «convincere» i due ragazzi, che stavano scappando nel bosco, a fermarsi. Due minorenni che avrebbero avuto un atteggiamento aggressivo nei confronti dell’agente della polizia locale (poco prima, assieme ad altri due avevano anche speronato una pattuglia del Corpo) che ha un certo punto ha sparato il colpo. Verso il basso, verso il terreno. Ma il proiettile è finito nel gluteo sinistro di uno dei due «in fuga». Conseguenze per fortuna minime tanto che il 17enne è andato a casa, ha cercato di curarsi da solo e solo domenica sera - verso le 19 e con l’intervento degli stessi vigili - è stato portato al pronto soccorso del Santa Chiara. Dove è stato medicato e dimesso con una prognosi di una ventina di giorni.

Uno sviluppo, questo, della notizia data ieri nella quale raccontavamo dei quattro minorenni che dopo aver rubato una Fiat Qubo a Levico si stavano dirigendo, nella notte fra sabato e domenica verso Riva del Garda. Inesperto quello alla guida, la macchina era stata notata da una pattuglia della polizia locale di Trento Monte Bondone, e ne era nato un’inseguimento lungo la strada del Bus de Vela. «A folle velocità e zigzagando per non farsi sorpassare - questa la ricostruzione del Comune - l'auto in fuga era stata prima affiancata dalla polizia locale all'uscita della galleria del Bus de Vela. Poi, in prossimità dello svincolo per Cadine, la Qubo aveva tentato di “stringere” il mezzo della polizia sterzando a destra e causando uno scontro tra le due auto. Ad avere la peggio è stata la Qubo che, dopo vari testacoda, si è ribaltata, fermandosi con le ruote all'aria contro la massicciata dello svincolo. Gli occupanti sono dunque usciti dall'auto: tre di loro, che si sono dati alla fuga verso il bosco, sono stati inseguiti dagli agenti. Il quarto si è invece dileguato in direzione del forte di Cadine». Uno è stato fermato subito, uno dopo poco, mentre altri due sono scappati nel bosco. Dietro a loro un vigile urbano. Che avrebbe riferito di un atteggiamento minaccioso dei ragazzi nei suoi confronti tanto da spingerlo ad estrarre la pistola in dotazione e sparare un colpo di avvertimento. Un colpo sparato verso il terreno con il proiettile che - è una delle ipotesi che vengono fatte e pare la più probabile - sarebbe finito contro un sasso, sarebbe rimbalzato e quindi avrebbe colpito uno dei due minorenni. Un colpo al gluteo con il proiettile che sarebbe poi uscito dalla parte opposta, dalla gamba, non toccando per fortuna nessuno organo vitale. Tanto che il giovane, pure ferito, ha continuato la sua fuga.

Il quadro di quanto successo, solo nella tarda serata di domenica. I due fermati, uno dei quali è stato accompagnato all'ospedale per curare le lesioni dovute all'incidente, sono stati riconsegnati ai familiari. E solo nel primo pomeriggio della domenica gli agenti, avvertiti dai familiari, hanno raggiunto e denunciato il terzo giovane. L'ultimo, quello che sarebbe stato al volante della macchina, è stato rintracciato solo alle 19 di domenica. Gli agenti hanno constatato la ferita da arma da fuoco alla parte superiore di una gamba e hanno quindi chiamato l’ambulanza. Sarebbe emerso che il ragazzo rientrato a casa nel primo pomeriggio di domenica si sarebbe medicato da solo la ferita. Per fortuna si trattava di una lesione non grave. Il 17enne è stato quindi denunciato per furto e, in concorso con gli altri tre, resistenza a pubblico ufficiale. Si tratta di quattro minorenni, tutti di origine straniera ma da tempo residenti in città. Il ferito dovrà inoltre rispondere di guida senza patente (recentemente depenalizzata), guida senza i requisiti psico-fisici (in quanto minorenne), velocità pericolosa e inottemperanza all'obbligo di fermarsi. Di quanto successo è stata informata l’autorità giudiziaria.

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