"Sedicenne abortisce, si apra un'inchiesta"

Il Movimento per la Vita sul caso dei genitori in Tribunale: "Verificare se non ci siano state violazioni della legge 194"



TRENTO. "Abbiamo appreso con profonda amarezza e con sorpresa la notizia per la quale la giovane trentina incinta, la cui storia ha appassionato giornali e televisioni, avrebbe deciso di non accogliere il figlio". Lo afferma attraverso una nota il Consiglio direttivo del Movimento per la vita, riunito a Roma, a proposito del caso della ragazza di 16 anni trentina che i genitori avevano portato al Tribunale dei minori per obbligarla ad abortire. Convinti, papà e mamma, che il fidanzato albanese appena maggiorenne non le avrebbe garantito un futuro.

Questi fatti, diffusi dalle cronache nei giorni scorsi, risalgono a oltre un mese fa e a fine novembre la decisione, poi presa, di rinunciare al bimbo, ma senza interventi del giudice.

Il Movimento per la vita afferma di avere appreso la notizia mentre veniva ricordata Chiara Lubich, fondatrice dei Focolari, assegnando alla sua memoria in Campidoglio il Premio europeo Madre Teresa.

"Il locale volontariato per la vita e il Movimento per la vita nazionale - viene aggiunto - avevano affidato ai mass media, non conoscendo l'identità della minorenne, la totale disponibilità a sostenere, anche economicamente, la gestante e suo figlio. Il Movimento per la vita auspica che l'autorità giudiziaria voglia verificare che in questa vicenda siano stati rispettati i contenuti e le procedure previsti dalla legge 194".













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