Scuole, tetto agli iscritti Mach, verso lo stralcio
Rossi in commissione: «Settimana corta, risparmi su trasporti e riscaldamento» Fem, dopo la rinuncia di Berti via dalla Finanziaria la norma sulla governance
TRENTO. Sul futuro del sistema scolastico trentino Ugo Rossi tira dritto e in prima commissione, dove ieri ha presentato la Finanziaria 2015, conferma novità importanti: a partire dall’anno scolastico 2016-2017 saranno attuate misure di razionalizzazione. Tradotto: «bacini d’utenza», ovvero obbligo di iscrizione nelle scuole del territorio per quanto riguarda il biennio degli istituti tecnici, e tetto al numero di iscrizioni per istituto. «Dobbiamo evitare duplicazioni dell’offerta formativa», ha spiegato il governatore e assessore all’istruzione. Che ribadisce anche l’obiettivo della «settimana corta» dal lunedì al venerdì: «Un’organizzazione che si utilizza in tanti Paesi e territori anche a noi vicini, un modo per promuovere a scuola, al pomeriggio, attività di accompagnamento degli studenti, per favorire la condivisione del fine settimana in famiglia ma anche - ammette Rossi - per garantire qualche risparmio sui trasporti e sul riscaldamento delle scuole, a garanzia di una sostenibilità della spesa nel tempo». Il budget per il comparto calerà, da qui al 2017, del 2,3%.
E di riduzione dei costi il presidente ha parlato anche per l’Università, a cui la Provincia conferma le risorse per stabilizzare i contratti dei ricercatori ma a cui chiederà un approfondimento dell’accordo di programma per «aggredire alcuni costi fissi» (la spesa corrente calerà del 4,6% in tre anni, quella per la ricerca e investimenti del 5,4%) e che riguarderà anche l’edilizia universitaria. Analoghe direttive sul contenimento della spesa verranno date alle Fondazioni, il cui budget scenderà dai 54,6 milioni del 2014 ai 53 milioni del 2017. E a proposito di ricerca, ieri in commissione (dove nel pomeriggio è intervenuta l’assessora Sara Ferrari, oltre a Olivi e Dallapiccola) non se n’è fatto cenno, ma si va verso lo stralcio dalla Finanziaria della norma che interviene sulla governance della Fondazione Mach, introducendo - accanto alla figura del presidente - quella del consigliere delegato alla ricerca. A chiederne il di ritiro era stata domenica la segretaria del Pd Giulia Robol, dopo il ritiro della candidatura alla presidenza di Andrea Berti. A questo si è aggiunto il niet del presidente del consiglio Dorigatti, che con gli uffici sta concludendo l’esame sull’ammissibilità degli articoli: anche in questo caso, come già avvenuto in passato sull’ente unico dei musei e più recentemente sulle norme di semplificazione urbanistica, la norma viene considerata di tipo ordinamentale, e dunque necessita di un ddl ad hoc.
Tra le novità annunciate ieri dal governatore Rossi durante la sua illustrazione della manovra di bilancio ci sono i 120 milioni (più che dimezzati rispetto al precedente piano triennale) destinati a finanziare il nuovo piano di Trentino Sviluppo, la cui organizzazione interna - ha spiegato - sarà ridefinita in relazione alla sua nuova mission più orientata ad attrarre imprese con azioni di contesto e ad accompagnare le imprese piuttosto che ad aiutare le aziende in difficoltà, selezionando le iniziative (sia nel settore industriale che in quello turistico, ovvero gli impianti funiviari) in relazione alla loro effettiva ricaduta economica. Rossi ha anche confermato che il nuovo strumento del credito d’imposta sarà tarato in particolare sulle piccole imprese che fanno sistema e migliorano i propri prodotti e che saranno riviste le regole del «Progettone» per garantire l’accesso a chi ha più bisogno, visto che «non possiamo estendere questo strumento all’infinito».(ch.be.)
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