Scuola, settimana corta in Alto Adige

Alle medie Merano parte da settembre, Bolzano ha due anni per adeguarsi


Valeria Frangipane


BOLZANO. Calendario scolastico, si cambia: perché la Svp ha deciso così nonostante il "no" degli assessori italiani. La settimana corta diventa realtà a partire da settembre per tutte le medie italiane e tedesche. Bolzano ha due anni di tempo per adeguarsi. Merano parte subito. La settimana "corta" con 5 giorni di lezione scatta dal 2012-2013: la scuola inizierà il 5 settembre e terminerà il 15 giugno. Le settimane di lezione passeranno da 34 a 35, ma senza nessun aumento dei carichi orari che verranno "spalmati" nel tempo, e verranno introdotte quattro finestre per le vacanze (una settimana ad Ognissanti, due a Natale, una a Carnevale, mentre per Pasqua le lezioni saranno sospese da giovedì santo al martedì successivo).

Da dire che il tema, affrontato ieri sera anche dalla direzione Svp, ha incassato la piena soddisfazione dell'Obmann, Richard Theiner. Ma cosa cambia? Durnwalder è chiaro: «Abbiamo introdotto la settimana "corta" (di 5 giorni) per asilo, elementari e medie. Le medie di Bolzano avranno due anni di tempo per adeguarsi: il consiglio di istituto dovrà presentare la propria richiesta a maggioranza qualificata (10 voti favorevoli e 4 contrari) alla giunta comunale che la girerà alla giunta provinciale». Novità anche alle Superiori. «Potranno continuare a far lezione di sabato solo in presenza di una decisione presa dal consiglio d'istituto sempre a maggioranza qualificata». In soldoni passa la linea della scuola tedesca.

L'assessore Christian Tommasini è laconico: «Non sono d'accordo». Per la scuola italiana cosa cambia? «Alle Superiori nulla. A tutt'oggi gli studenti vanno a scuola anche il sabato e continueranno a farlo. Non mi piace però che il sì sia condizionato ad una decisione presa all'interno dei singoli istituti a maggioranza qualificata. Non escludo peraltro che su questo punto qualche scuola possa fare ricorso e vincerlo visto che la delibera è in contrasto con la legge sugli organi collegiali». Cosa cambia per le Medie? «Cambia che in tutto l'Alto Adige si andrà a scuola 5 giorni su 6. Bolzano si salva perché sono riuscito a chiedere una deroga per i prossimi due anni». Cosa significa che si salva per due anni? «Significa che se la singola scuola non vuole la settimana corta e vota "no" a maggioranza qualificata non la vedrà introdotta». E fra due anni che succederà? «Potrei proporre un'altra deroga». E Merano si salva? «No e mi spiace perché come altri Comuni rischia di avere anche difficoltà strutturali a mettere a disposizione le mense». Perché Merano no? «Perché sulla decisione della giunta ha pesato la posizione dei Comuni interessati. E, vi ricordo, che Bolzano ha sostenuto la deroga in sede di Consorzio dei Comuni, mentre Merano ha votato a favore della proposta Kasslatter Mur».

Il mondo della scuola, che vive tutti i giorni sulla propria pelle le decisioni prese altrove, storce il naso. Così Mirca Passarella, dirigente della scuola elementare Manzoni e delle medie Foscolo: «Non mi piace il principio. Non mi piace che l'assessore tedesca si permetta di imporre un modello di scuola. Non mi piace che nonostante il parere contrario del consiglio scolastico provinciale, del Comune di Bolzano, dell'assessore alla scuola in lingua italiana... la politica alla fine faccia quel che vuole». Ricordiamo che a Bolzano tutte e 12 le elementari adottano la settimana corta, mentre le 9 medie sono divise tra settimana di 5 giorni (quattro istituti), settimana di 6 giorni (4 istituti) e sabati alternati.













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