Scuola, altri tagli in arrivo: sforbiciata da 5 milioni
Ieri l’annuncio dell’assessore: infanzia e formazione professionale nel mirino Sindacati sul piede di guerra: «E’ uno stillicidio, noi non firmeremo nulla»
TRENTO. «Abbiamo già dato, adesso basta». Lo urlano in coro i sindacati dopo l’incontro avuto ieri in gran segreto con l’assessore all’istruzione Marta Dalmaso (Pd). La quale - un po’ a sorpresa - ha annunciato altri cinque milioni di euro di tagli al comparto scuola per l’anno venturo. La scure della spending review stavolta colpirà la scuola dell’infanzia, la formazione professionale e il personale tecnico amministrativo. Complessivamente si è parlato di “risparmi” (leggasi “tagli”) pari a circa 3 milioni di euro a carico della scuola dell’infanzia e di circa 2 spalmati sulla formazione professionale e il personale Ata.
Tagli scritti nero su bianco in Finanziaria, ha fatto notare l’assessore Dalmaso di fronte alle perplessità dei sindacalisti convocati. Il fatto è che gli stessi sindacati - al termine della durissima trattativa appena andata in porto per il taglio di altri 8 milioni sul personale docente - si aspettavano che la mannaia della Provincia si fosse placata. «E invece è uno stillicidio continuo» - si sfoga Pietro Di Fiori della Uil scuola. «Ci dicano una volta per tutte quanto devono risparmiare e dove. La formazione professionale e l’infanzia sono già al limite, non possono sopportare altri sacrifici. A questo punto - continua il sindacalista - sia la giunta ad assumersi la responsabilità politica davanti ai cittadini di dire che non ci sono più i fondi per sostenere l’attuale modello di scuola pubblica. Noi non firmeremo nulla».
Sul piede di guerra anche la Cgil che con Gloria Bertoldi ha preso parte ieri all’incontro: «Basta, il personale non si tocca. Si è parlato di tagli dell’1% degli organici. Si prospetta la chiusura di alcune sezioni proprio mentre arrivano milioni di euro per le scuole private equiparate. Abbiamo ricevuto la proposta di sederci attorno ad un tavolo e parlare, ma se queste sono le condizioni di partenza non andremo molto lontano».