Scatta la ricetta online. I medici: non siamo pronti

Paoli: «Solo 50 colleghi su 403 collegati con il sistema informatico dell’Azienda». Farmacisti tranquilli, da giugno stanno sperimentando la doppia modalità


di Sandra Mattei


TRENTO. L'ora X scatta il 3 dicembre: data in cui si è stabilito di mandare in soffitta le ricette mediche cartacee e passare a quelle elettroniche. Ma, chiariamo subito, il passaggio non sarà né immediato né definitivo, anche perché se sul fronte delle farmacie la sperimentazione è già stata fatta, per i medici di medicina generale le cose sono un po' più in alto mare.

C'è inoltre da tenere conto, che il passaggio dalle ricette dal tradizionale modulo rosso a quelle online avviene solo se il paziente dà il proprio consenso. Ecco le opzioni che si presentano alla popolazione, per quanto riguarda l'acquisto dei farmaci. Dando per assodato che i pazienti diano il loro consenso (lo possono dare sia al medico che al farmacista, ma anche attraverso il sito dell’Azienda sanitaria), il paziente potrà per una prima fase continuare a farsi fare la ricetta cartacea. Ma l’obiettivo è quello di arrivare ad eliminare il modulo rosso utilizzando il numero di 22 cifre (Nre), un codice che identifica il farmaco prescritto, che potrà essere scritto su un foglio se l’interessato lo chiede de visu al medico o che sarà inviato direttamento sul tesserino, e sarà poi “letto” dal farmacista.

Sulla data zero delle ricette elettroniche, i farmacisti si dicono tranquilli, molto meno lo sono i medici di medicina generale. Iniziamo da quest'ultimi. Nicola Paoli, segretario della Cisl medici del Trentino, non va per il sottile. «Su 403 medici di base – afferma – solo una cinquantina sono già collegati al sistema Ampere dell'Azienda sanitaria. Questo dato dà l'idea della situazione, non a caso ricevo in continuazione mail e comunicazioni da colleghi che non sanno come potranno partire con il nuovo corso, se non hanno nemmeno il collegamento informatico. Il problema è che i medici di medicina generale hanno diversi software: i più diffusi sono medico2000 e millewin. So che il primo è stato agganciato la settimana scorsa al sistema dell'Azienda, mentre per gli altri ci stanno ancora lavorando». Paoli dà atto al Dipartimento della salute della Provincia che non si vuole infierire e che non verranno presi provvedimenti con chi non è riuscito ancora a collegarsi. «Penso che prima di febbraio non si passerà a regime - commenta - perciò il mio consiglio ai pazienti è di andare prima di tutto dal proprio medico e informarsi se è collegato o meno. I medici hanno ricevuto anche i depliant da fornire ai pazienti. Ma per chi è anziano e non si può muovere? O per gli extracomunitari? La cosa migliore era prima avere i consensi e poi partire».

Bruno Bizzaro, presidente dell’ordine dei farmacisti, riferisce che per loro la sperimentazione è iniziata a giugno: «I nostri sistemi operativi sono collegati con l’Azienda e da mesi le prescrizioni arrivano sia su cartaceo che per via telematica. Questo nuovo corso, oltre a far risparmiare notevole quantità di carta, potrà consentire di avere in tempo reale la spesa provinciale di farmaci e il loro consumo». Giuseppe Campagnola, presidente dell’associazione titolari di farmacia conferma: «Da giugno tutte le farmacie sono in collegamento con l’Azienda sanitaria, così abbiamo potuto correggere con calma problemi del sistema informatico, difficoltà che abbiamo incontrato. Ora siamo tranquilli».













Scuola & Ricerca

In primo piano