San Lorenzo, 120 anni di ristorazione

Il Banale è la culla dell’ospitalità in Giudicarie. Già ai primi dell’800 c’erano due osterie e nel 1893 nacque la trattoria


di Graziano Riccadonna


SAN LORENZO IN BANALE. Il 1893 è un anno speciale per San Lorenzo in Banale. 120 anni fa nasceva la Famiglia Cooperativa di San Lorenzo, fondata da don Antonio Prudel il 22 giugno 1893, e poco prima otteneva la licenza per la vendita di alcolici Giustina Rigotti, titolare del futuro albergo-trattoria San Lorenzo il 26 febbraio.

Sono 120 anni che in realtà si sommano ai due secoli di ospitalità in paese, iniziata con l'apertura delle bettole nei primi decenni del XIX secolo e proseguita nel 1832, con l'apertura della prima locanda, “All'Opinione”. Una storia pluricentenaria, quella dell'ospitalità a San Lorenzo in Banale, merito sia del sentiero di San Vili che da Ranzo conduce a Molveno, sia dell'operosità.

All'inizio c'erano le tradizionali osterie: verso la metà del XIX secolo, compaiono quelle intitolate a Domenico Cornella e Felice Rigotti, di Pergnano e Prato. Il primo oste, il secondo bettoliere, si contrappongono il 22 marzo 1850 all'erezione della terza osteria, chiesta da Domenico Fontana “Bortolaccia”. Ma il Podestà Domenico Baldessari rilascia il 2 giugno 1851 il permesso per la terza osteria, snobbando le critiche dei due bettolieri, secondo i quali «quante più osterie esistono, tanto più vengono fomentati i vizj, e scialaquate le sostanze...»

Il “San Lorenzo” era anche un rinomato locale da ballo. La nonna di Giuliana Rigotti, Antonia, proprietaria del locale prima dell'attuale, raccontava che al San Lorenzo ci si andava per le grandi occasioni (sagre), agghindate di tutto punto era all'inizio del secolo. E poi per ballare.

Allora non si chiamava ancora “San Lorenzo”, ma semplicemente trattoria.

La licenza, «osteria e trattoria, con diritto di alloggiare forestieri, somministrare cibi, spacciare birra e vino, somministrare caffé e tenere giuochi leciti» è poi ceduta a Patrizio Bosetti (Bolgi), segretario comunale, fondatore della Lega dei Contadini.

Il papà di Giuliana, Riccardo Rigotti, acquista da Rina Gregori il locale dopo la guerra mondiale. Lo sistema, disponendolo al piano superiore: prima l'osteria era al piano inferiore, a fianco della stalla per i cavalli. Viene ristrutturato radicalmente negli anni 60 del secolo scorso, con un bagno e 7 stanze, e ceduto nel 1992 all'attuale proprietario, Sergio Cornella. Una nuova ristrutturazione integrale del locale avviene nel 2005, creando una decina di stanze per il nuovo albergo San Lorenzo. “Figlio d'arte”, essendo della famiglia proprietaria del Cima Tosa di Pergnano, Sergio con la sua azione dà al “San Lorenzo” nuovo smalto, con la qualifica di pizzeria.

Con i figli Anna e Ivan Sergio prosegue la tradizione del “San Lorenzo”, fatta di ospitalità, E di incontri tra tradizione e innovazione.













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