ROVERETO. E' stato il metronotte del Corpo di vigilinaza notturna ad accorgersi del fumo che usciva dalle prese d'aria dello stabilimento. All'interno, invece, nessuno dei dipendenti impegnati nel turno di notte si era accorto di qualcosa di strano. L'allarme alla caserma dei pompieri è scattato attorno alle 2, facendo intervenire anche i permanenti di Trento. Dalla caserma di via del Garda è partita subito l'autobotte con una squadra di quattro vigili del fuoco. Sono stati loro a raggiungere per primi lo stabilimento della Sicor, in via Caproni, una fabbrica specializzata in argani per ascensori. Intanto da Trento è partita una squadra dei pompieri permanenti, che avrebbe raggiunto la Sicor una ventina di minuti più tardi, a intervento pressochè concluso.  Il guasto si era verificato nella sala del reparto verniciature. A prendere fuoco, per motivi ancora in corso di accertamento da parte dei periti dei pompieri permanenti di Trento, sono stati i filtri dell'impianto di areazione.  Per i pompieri è stato abbastanza agevole circoscrivere la zona dell'incendio e spegnere il focolaio, ma la cosa sorprendente è che nessuno degli operai che stavano lavorando nella ditta si era accorto di ciò che stava accadendo. Non ha nemmeno suonato l'allarme antincendio. L'unico indizio all'esterno era il fumo maleodorante intercettato dalla guardia notturna. L'intervento immediato dei vigili del fuoco ha impedito che l'incendio si propagasse all'intero reparto verniciatura, con enorme rischio per i dipendenti. Vernici e solventi sono materiali assai infiammabili e non è neanche immaginabile quale disastro sarebbe potuto accadere se il metronotte del Cvn non avesse dato l'allarme, permettendo ai pompieri di intervenire in tempo.  Una volta spento il focolaio, è iniziata la conta dei danni. Che da parte dell'azienda riguardano solo i filtri dell'impianto di areazione. Un bilancio modesto, se paragonato al pericolo corso.

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