Rovereto: «Profughi dalla Libia, ex polveriera inadeguata»
Il timore della circoscrizione di Marco è che i rifugiati del nord Africa siano ingestibili e aumenti la criminalità
ROVERETO. Dopo i cittadini, è toccato alla circoscrizione. Lunedì sera, in un clima generale un po' teso dovuto all'informazione (poca) e insicurezza (tanta) riguardo alla situazione nel centro della Protezione civile, il numero e l'origine degli immigrati, la circoscrizione Marco ha manifestato le perplessità del caso riguardo alla possibilità di ospitare i rifugiati politici all'ex polveriera.
L'assessore Leone Manfredi ha riportato il messaggio del sindaco Andrea Miorandi: «Non appena ci saranno novità dalla Provincia - ha spiegato Manfredi - non mancheremo di incontrare la popolazione di Marco e relazionare su quanto ci sarà stato detto. Sinora l'impegno della Provincia è di ospitare un certo numero di rifugiati, anche se non si sa quanti.
Tutto è comunque in mano alla Protezione civile, sarà quest'organo a gestire anche a livello nazionale l'emergenza». La sensazione tra i componenti del consiglio è che, volenti o nolenti, i profughi arriveranno. Tra dichiarazioni di contrarietà e e così l'attenzione si è spostata sulla ex polveriera e sull'origine e il numero dei suoi inquilini. Anche in questo caso regna l'incertezza perché nessuno sa esattamente come è strutturato oggi il centro.
Così i consiglieri hanno chiesto una sorveglianza del luogo, o un cordone di sicurezza delle forze dell'ordine e quanto tempo rimarrebbero a Marco i rifugiati. Il presidente Carlo Plotegher ha quindi racclto i pensieri della gente e stilato una serie di domande da sottoporre all'amministrazione: «Innanzitutto - ha affermato Plotegher - sarà opportuno sapere chi arriverà all'ex polveriera. Si tratta di rifugiati politici o clandestini?
Il secondo quesito riguarda la struttura. A prescindere da chi arriverà, la polveriera è inadeguata. Mi chiedo se non ci sia una struttura in muratura a Trento dove queste povere persone possano vivere meglio. Infine, il programma. Cosa significa che gli esiliati rimarranno qua "per qualche tempo"? E nel periodo di permanenza cosa succederà? E poi dove andranno?».
A margine della serata è stato presentato il progetto della copertura del campo da bocce nel parco del paese. Il disegno è stato modificato rispetto all'originario in quanto per consentire la copertura il campo è stato spostato di qualche metro all'interno del parco che sarà rivisitato. Curato dall'architetto Barbara Aste ed è costato circa centomila euro. I lavori cominceranno a fine estate.
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