Rovereto, litigio per i bottiGiovane finisce all'ospedale
Padre e figlio feriscono a calci un ragazzo che li invitava a smettere
ROVERETO. Ha soltanto chiesto di smetterla con i botti e i petardi e per tutta risposta è stato preso a calci e pugni. Non soltanto dal ragazzo che per tutto il pomeriggio aveva infastidito i vicini di casa e il cane, ma anche dal padre arrivato a dar man forte al figlio esagitato. Risultato? Un giovane finito in ospedale con varie contusioni in tutto il corpo.
Una scena di violenza gratuita, quella accaduta l’altro pomeriggio in città. Una aggressione vera e propria che ha ferito nel corpo (e nello spirito, dice lui) la giovane vittima. E’ successo tutto in pochi attimi. Quando il giovane è rientrato a casa dal lavoro ha trovato il suo cane, uno Schnautzer nero, stranamente agitato: continuava a correre come un forsennato nel giardino. Ha capito subito il perché: lo scoppio dei petardi lo spaventava e lo innervosiva. E la conferma è arrivata dalla madre del giovane: «Senti - le ha detto la donna - è tutto il pomeriggio che qualche ragazzino fa scoppiare petardi poco distante da qui. Non ne possiamo più, digli di smettere».
E infatti il giovane è sceso in strada e ha trovato il ragazzo che imperterrito sparava petardi come fosse la notte di Capodanno. Con toni gentili lo ha invitato a smettere, a non continuare ad infastidire il vicinato e il suo cane. L’ha fatto? Macché, anzi ha rincarato la dose prendendo a male parole il suo interlocutore. E come se non bastasse ci si è messo anche il padre del ragazzo: i due dalle parole sono passati ai fatti sferrando pugni e calci (anche nelle parti intime) al povero malcapitato. Il quale ha cercato di difendersi rifugiandosi dolorante a casa sua. La scena era stata notata da alcune persone che hanno chiamato il 118 per portare alll’ospedale il giovane.
«Pensavo che queste cose si leggessero solo sui giornali e non succedessero qui da noi. E’ stata una reazione velocissima, tremenda e spropositata rispetto ad un invito tranquillo, non me l’aspettavo assolutamente. Certo - racconta il giovane picchiato - mi fanno male le botte, ma sono rimasto profondamente ferito nel morale».