Rifiuti e privacy: a Trento stop ai sacchetti trasparenti

Porta a porta, pronti i correttivi: isole interrate e più raccolta al mattino


Chiara Bert


TRENTO. Qualche isola interrata, soluzioni per mascherare i bidoni, modifica dell'orario di raccolta anticipato al mattino, sacchi azzurri più opachi per garantire la privacy e controllo a tappeto sui contenitori nelle zone dei grandi condomini. Ecco i correttivi al «porta a porta» annunciata ieri sera in consiglio comunale dall'assessore Michelangelo Marchesi.
In aula sono stati discussi due ordini del giorno del Pdl - il primo presentato da Francesca Gerosa, il secondo da Nicola Giuliano - che chiedevano un netto cambio di rotta sul porta a porta. Sotto accusa gli orari di raccolta, i sacchetti trasparenti degli imballaggi che violano la privacy, la mancata raccolta dell'immondizia non differenziata correttamente da parte di Dolomiti Energia, gli orari ridotti di apertura dei centri di raccolta materiali. Per Giuliano il sistema di raccolta è «complesso, scomodo e irrazionale» e Claudio Cia (Civica), foto alla mano (una è quella che pubblichiamo in questa pagina, ndr), ieri in aula ha denunciato che la città è diventata una «discarica a cielo aperto».
Critiche a cui l'assessore ha risposto facendo il punto sullo stato del servizio e sui correttivi che l'amministrazione è pronta ad introdurre. Sono stati ordinati sacchi azzurri più pesanti e opachi, in modo da garantire la privacy dei cittadini. Per migliorare il decoro urbano saranno rivisti alcuni punti di esposizione dei sacchi e saranno studiate soluzioni logistiche per mascherare di più i bidoni, compresa qualche isola interrata nel caso dei condomini. Sarà fatta una ricognizione a tappeto dei grandi complessi residenziali per valutare l'adeguatezza della fornitura di bidoni, che se necessario saranno potenziati. Si valuterà la possibile modifica degli orari di raccolta, anticipandola dove possibile al mattino così da ridurre il tempo di esposizione in strada dei bidoncini e dei sacchi. Verranno potenziati i controlli da parte della polizia municipale, il Comune da parte sua monitorerà il servizio, rilancerà una campagna informativa (con un progetto ad hoc per gli stranieri), recluterà nuovi ecovolontari e si confronterà con Dolomiti Energia per ampliare l'apertura dei crm. Non sarà invece possibile rimuovere i rifiuti non correttamente differenziati, «si contaminerebbe la raccolta del giorno e non sarebbe educativo per le persone, autorizzerebbe chiunque a continuare a farlo».
Respinta anche la richiesta di congelare gli annunciati aumenti della tariffa: «Non è possibile - ha risposto Marchesi - da anni è ferma e la legge prevede che i costi del servizio devono essere interamente coperti con gli introiti delle tariffe».

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