mattarello 

Recital di poesia, un successo 

“Fiori de setembre”raccoglie sempre una grande partecipazione



TRENTO. La dolce musica degli Iron Strings (Fiorenzo, Danilo e Ivano) in “Brezòn Valse”, musica che ha poi fatto “buona compagnia” per l’intera manifestazione, ha aperto la 19. ma edizione del recital di poesia “Fiori de Setembre” dedicato ad “Eduino Gerola” organizzato dalla Circoscrizione in collaborazione con il Gruppo “Vozi ‘n dialet”. L’abile conduttrice dell’affollata serata Tea Masè ha letto una poesia di Rita Giovanella Demattè, la quale, sempre fedele alla partecipazione, un mese prima della sua morte (avvenuta a luglio) aveva scritto la poesia in tema con la sagra di quest’anno: “La poesia l’è en ligam”. Quindi ci sono stati i saluti del presidente della circoscrizione Michele Ravagni e del parroco don Duccio Zeni. Quest’anno poi “Vozi ‘n dialet” ha voluto dare spazio anche alla scuola e sul palco sono stati appesi dei disegni legati fra loro con una corda, una catena di legami e un grande puzzle realizzato dagli alunni di quarta elementare e dagli alunni del laboratorio delle quinte classi: in rappresentanza di tutti loro l’alunna Elisa Nardelli ha recitato la poesia: “La scarpa dela Paze”.

Il via al recital vero e proprio alla presenza dei poeti che, quasi tutti, hanno recitato i propri scritti, è iniziato dalla stessa presentatrice Tea con una poesia di Eduino Gerola: “Quei laresi quei pezzi”. La prima a recitare è stata Valentina Demattè, una new entry, nipote di Rita Giovanella, che ha proposto “Orden”. Nuovi anche i partecipanti: Roberto Clamer, Graziella Costa e Mirta Slomp. Gli habitué sono stati: Ivano Chistè, Maria Rosa Slomp, Aldo Polo, Enrica Buratti, Antonio Maule, Alma Pintarelli, Ilda Dorigatti e i curatori del bellissimo volumetto a colori Giovanni Battista Tomasi e Tea Masè, pieghevole curato da Valentina Demattè e Alex Tomasi. E prima di apprezzare la torta “gradèla” dei signori Carmen ed Eligio Ferrari di Valsorda, dei ringraziamenti del presidente del Copag Alessandro Nicolli e del coordinatore del gruppo organizzativo Giovanni Battista Tomasi, c’è stato anche un riflessivo intermezzo di Marco e Franco Tessadri (presidente nazionale di Mountain Wilderness); figlio e padre, ambientalisti convinti, hanno dialogato sul destino delle due montagne alle spalle di Mattarello, Marzola e Vigolana, minacciate dall’alta velocità. (g.m.)















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