Quando i parcheggi “di tutti” vengono usati sempre “da pochi”
La segnalazione: «A Melta di Gardolo c’è chi usa i posti bianchi come estensione dei parcheggi condominiali». Avete una segnalazione? Mandate una mail a dilloaltrentino@giornaletrentino.it oppure mandateci un messaggio in direct sulla nostra pagina Facebook
TRENTO. Traffico e parcheggi continuano a fare la parte del leone nelle segnalazioni che arrivano a “Dillo al Trentino”.
Da una parte viene sottolineata la pericolosità di certi tratti stradali dove le auto transitano a forte velocità in zone dove c’è convivenza con i pedoni. Dall’altra, il problema di reperire un parcheggio è sempre attuale, anche perché gli stalli bianchi liberi sono sempre di meno e le auto che circolano sono sempre di più.
A Trento, in particolare, la “fame” di parcheggi è sempre più grande.
E se in centro città parcheggiare senza dover pagare (o senza dover mettere il disco orario) è praticamente impossibile, ecco che nelle zone periferiche qualche possibilità in più la si trova.
Ma cosa succede quando i parcheggi liberi, cioè “di tutti”, vengono usati sempre dai soliti, cioè da “pochi”?
È quanto si chiede Cristian in questa segnalazione che riguarda Melta di Gardolo nella zona di via Centochiavi che porta alla rotonda con via 25 Aprile e via di Melta: «Quei posti liberi vengono spesso usati come un'estensione dei parcheggi condominiali posti alle sue spalle.
Vi sono macchine che vi stazionano per settimane non lasciando ad altri tale uso.
Chiedo se possibile di regolamentarlo a disco orario, visto che in tutto il perimetro del parco pubblico vi sono numerosi parcheggi senza limitazione d'orario».
Il Comune di Trento fa sapere che la richiesta «sarà indirizzata alla Circoscrizione per un’eventuale condivisione della proposta».
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