Pro Loco, la nuova sfida: fare coesione sociale
L’assemblea. Il piano strategico presentato a Pergine dal presidente Enrico Faes: «Dobbiamo coinvolgere di più i giovani nelle iniziative e non abbandonarli davanti ad un pc»
Trento. Le Pro Loco trentine che insieme ai Consorzi fanno parte della Federazione ampliano la proprio “mission” aggiungendo all’aspetto turistico e promozionale del territorio anche quello sociale di ente che opera per la coesione delle rispettive comunità e anche per la crescita delle stesse.
Questi nuovi obiettivi sono emersi e illustrati nel corso dell’assemblea delle Pro Loco svoltasi ieri mattina a Pergine. Una quarantina le Pro Loco – Consorzi presenti, sulle quasi 200 associazioni che operano in Trentino. Al di là di questo importante argomento con i suoi contenuti portato avanti dal presidente Enrico Faes e il suo staff, c’è particolare attesa per la festa “Tutti#Fuori” che doveva essere proposta ieri (e sabato) ma che è stata rinvia causa il maltempo. I dubbi se programmarla ancora in giugno sono stati fugati tutti. La festa ai Tre Castagni si svolgerà in ottobre. Si deciderà comunque nelle prossime settimane.
Dopo i saluti di rito (hanno parlato Paolo Stefani, presidente della Pro Loco di Pergine, e Roberto Oss Emer, sindaco di Pergine), Enrico Faes, presidente ancora per un anno, ha posto appunto il problema di modificare la mission delle Pro Loco. È stato quindi presentato il nuovo piano strategico “Idee per il presente e il futuro della Federazione”. «Un documento che è scaturito dal lavoro di una specifica commissione dentro la Federazione - ha detto Faes - tenendo conto anche che la stessa Federazione si è potenziata in questi anni, passando da due dipendenti a sette, ma che, utilizzando anche volontari e soggetti del servizio civile, può contare su 24 elementi».
Faes lascia fra un anno, ma è stato cambiato lo statuto in modo tale che nei primi sei mesi del nuovo direttivo venga elaborato un piano strategico. «Sarà uno strumento, ha detto, che avrà come obiettivo coinvolgere soprattutto i giovani, creare coesione tra di loro, non lasciarli soli davanti al Pc, ma farlo lavorare ai progetti degli eventi, delle feste, delle manifestazioni che le Pro Loco organizzano attraverso i volontari.»
Sono stati Emanuele Armani e Monica Viola a illustrare il nuovo progetto, suscitando l’interesse e l’appoggio di vari responsabili di Pro Loco presenti all’assemblea. In definitiva, smentendo i giudizi negativi sulla gioventù attuale: «Erano gli stessi giudizi espressi fin da 5.000 anni fa - ha detto ironicamente Faes - e siamo ancora qua e si guarda al futuro e ai giovani con fiducia». Per intanto anche due momenti di formazione: “Segretari Pro Loco” e “Formazione organizzativa”.
Anche il bilancio dell’ente ha trovato spazio nel corso dei lavori: i finanziamenti vengono dalla Provincia (per 400.000 euro) e dall’autofinanziamento (per altri 100.000).
©RIPRODUZIONE RISERVATA.