Precipita dalla finestra, grave profugo
Il 18enne del Ghana è ricoverato in rianimazione. L’incidente nella notte fra sabato e domenica alla residenza Fersina
TRENTO. È ricoverato nel reparto di rianimazione del Santa Chiara ma non è in pericolo di vita, il richiedente asilo ghanese di 18 anni che nella notte fra sabato e domenica è precipitato per circa quattro metri, da una finestra della residenza Fersina. Su quanto accaduto stanno facendo accertamenti i carabinieri della Compagnia di Trento e sarà fondamentale per capire la dinamica dell’incidente il racconto dello stesso ferito. Che sarà sentito appena le sue condizioni di salute lo permetteranno.
La richiesta d’aiuto è arrivata alla centrale unica dell’emergenza (il 112) poco prima delle 2 di notte. A chiamare gli operatori della struttura che avevano appena trovato il corpo del ragazzo (M.N. sono le sue iniziali) sul selciato attorno alla struttura di accoglienza per i profughi di via al Desert. Nel giro di pochi minuti accanto al ferito c’era il personale sanitario di Trentino Emergenza e i carabinieri. Ai primi il compito di mettere in sicurezza e di prestare le prime cure al ghanese, mentre ai secondi quello di ricostruire quanto successo pochi minuti prima.
A quanto pare il giovane - che è arrivato nella struttura trentina a marzo dopo aver trascorso sette mesi in un centro di accoglienza siciliano - si trovava da solo in uno dei bagni. L’ipotesi più probabile è che si sia seduto sul davanzale, forse per prendere un po’ di fresco, e che abbia perso l’equilibrio. Sono stati altri profughi a sentire il rumore del tonfo e ha richiamare l’attenzione dei 4 custodi presenti alla Fersina nella notte. Dunque nessuno avrebbe assistito a quanto successo e al momento non si può escludere che il giovane abbia deciso di buttarsi dalla finestra. Un’ipotesi che appare poco probabile anche perché non aveva mai dato segni di disagio. Il ghanese viene descritto come un ragazzo molto tranquillo e cordiale che mai aveva chiesto o aveva avuto la necessità di rivolgersi ai servizi di assistenza anche psicologica che il progetto di accoglienza del Cinformi offre. Ma, come ricorda il responsabile La Spada «i traumi possono venire a galla anche dopo parecchio tempo».
Il ghanese è stato operato ieri pomeriggio. Nella rovinosa caduta ha riportato fratture al femore e anche degli importanti traumi facciali. Il Cinformi è in costante contatto con l’ospedale, in attesa di buone notizie e di sapere quando il 18enne potrà fare ritorno alla residenza Fersina.
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