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Pochi studenti, si ferma il liceo musicale

Domani, al Maffei di Riva, non ci sarà la prima sezione della nuova scuola: iscrizioni insufficienti, anche per una classe mista


di Sara Bassetti


RIVA. Tra gli studenti che domani torneranno sui banchi di scuola non ci saranno quelli della prima classe del nuovo liceo musicale di Riva. Nonostante le forti aspettative e le speranze che nutriva il mondo della scuola altogardesano verso questa novità, non è stata avviata la prima classe del nuovo liceo musicale e coreutico al Maffei di Riva. Un progetto che era visto con interesse anche da altre realtà nazionali, per la sua offerta molto ricca e coinvolgente, e che a partire dallo scorso anno aveva ampliato l’offerta formativa gardesana.

Troppo poche le domande di iscrizione: sei in tutto, di cui solo una proveniente dalla sezione rivana del conservatorio Bonporti. Un dimezzamento rispetto ai tredici che si apprestano ad affrontare la seconda, e un numero insufficiente per formare una nuova classe. La norma prevede, infatti, che il limite minimo degli iscritti sia quindici, e quello per realizzare una sezione mista, (soluzione, questa, che il collegio docenti aveva preso in considerazione alla chiusura delle iscrizioni), dieci.

«È una situazione che non ci è chiara e che non ci aspettavamo – ha commentato la dirigente Antonia Zamboni – contavamo sicuramente su un numero maggiore di adesioni da parte degli studenti del conservatorio, i quali, però, hanno evidentemente optato per altri indirizzi».

Ad inizio anno il Maffei aveva effettuato un sondaggio fra tutte le scuole medie della zona: 30, stando a quei numeri, erano i potenziali iscritti, e molto esteso il bacino d’utenza, se alla comunità dell’Alto Garda e Ledro si sommano quelle della Valle dei Laghi e delle Giudicarie.

«Forse dobbiamo proporci meglio, far capire che il piano di studio è allo stesso livello degli altri indirizzi – ha proseguito Zamboni – comunque, noi vogliamo tenere in vita il liceo musicale, e l’offerta formativa rimarrà aperta anche per il prossimo anno».

Dei sei ragazzi che avevano optato per il nuovo percorso, uno si è orientato verso l’Istituto d’istruzione delle arti di Trento (che conta, quest’anno, 42 iscritti), gli altri cinque hanno, invece, cambiato indirizzo, rimanendo, però, al Maffei. Iscrizioni consolidate per gli altri licei, con un aumento per classico e linguistico.

Bene anche per l’indirizzo delle scienze umane e per lo scientifico che, quest’anno, vede gli studenti divisi a metà tra la scelta del “tradizionale” e l'opzione delle scienze applicate.

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