Per gli amanti della bici un nuovo passo da scalare

Dopo l’asfaltatura passo Pampeago (2.000 metri) è diventato percorribile Ma il transito alle auto resterà vietato: «E’ il primo passo a traffico limitato»


di Andrea Selva


VALLE DI FIEMME. Per gli appassionati del pedale ecco un passo in più da scalare. Anzi: un intero circuito ad anello da sperimentare, lasciato in eredità dal Giro d’Italia che per primo ha inaugurato passo Pampeago, il valico a 2 mila metri di quota che ora - asfaltato di fresco dalla Provincia di Trento - è transitabile anche con le biciclette da corsa, mentre fino all’altro giorno era segnalato solo tra gli itinerari percorribili con la mountain bike.

Qualcuno avrà storto il naso l’altro giorno vedendo in diretta televisiva il nastro d’asfalto nero tra i pascoli dell’Alpe di Pampeago. Ma gli amanti dell’alta quota vergine dormiranno (forse) sonni più tranquilli sapendo che la nuova strada rimarrà comunque chiusa al traffico percorribile solamente con i mezzi di servizio (come prima) e con le bici.

«Ci sarà una stanga e un divieto di transito ai mezzi a motore» conferma Piero De Godenz, presidente degli impianti di Pampeago, che per primo ha lanciato l’idea di arrivare con il Giro fin lassù per poi scendere verso Obereggen e poi di nuovo in valle di Fiemme attraverso il passo Lavazè. Nessuno ha protestato per l’asfalto? «Le proteste in realtà arrivavano prima - continua De Godenz - quando la strada bianca era percorsa dai mezzi di servizio che utilizzavamo per gli interventi ai nostri impianti e la polvere arrivava anche a 40 metri dalla strada. Per evitare questo problema dovevamo bagnare la strada con l’autobotte, ora questo problema non si porrà più. Con un grande vantaggio: passo Pampeago sarà il primo passo dolomitico percorribile dalle biciclette da corsa, ma sempre chiuso al traffico automobilistico. Non solo qualche giorno all’anno».

Gli appassionati della bicicletta ne sapranno approfittare, perché lassù, a monte del “muro” di Pampeago (che rimane più in basso, chiuso tra gli alberi) la pendenza si addolcisce e la strada si apre finalmente in un panorama più gratificante. Chi è salito fino in cima l’altro giorno - al passaggio del Giro - si è goduto lo spettacolo migliore. E in tanti hanno voluto provare la nuova strada: tre chilometri circa, a una sola corsia. Il Giro aveva ipotizzatoin un primo momento di percorrere la strada sterrata, poi hanno chiesto l’asfaltatura. La Provincia ha eseguito, ora l’arteria potrebbe diventare comunale.

Chi non ha un grande allenamento preferirà salire dal passo Lavazè, “scalare” passo Pampeago dal versante di Obereggen e affrontare in discesa le pendenze mozzafiato che hanno messo a dura prova i ciclisti del Giro d’Italia. Un circuito di una quarantina di chilometri che volendo comprende anche passo Pramadiccio, piccolo valico fra Stava e il Lavazè.

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