Panarotta, stazione sciistica «a fallimento di mercato»
Scintille in aula. Dallapiccola interroga sul rilancio. L'assessore Failoni: "Pronto un milione e poi altri 4". Ma la seggiovia Rigolor va cambiata
TRENTO. La Panarotta è finita in consiglio provinciale ieri (27 giugno) con tanto di scintille in aula.
Merito dell'ex assessore Michele Dallapiccola (casautonomia.eu) che ha fatto un’interrogazione sul rilancio. Il tempo di leggerla - erano le 10.30 del mattino - e di scoprire che l’assessore competente, Roberto Failoni, non era in aula a rispondere.
«Sospendiamo dieci minuti e andiamo a bere un caffè, così Failoni arriva» è stata la proposta del presidente del consiglio, Kaswalder. Manco per sogno: «Io pretendo che si vada avanti» ha tuonato Dallapiccola. Ma Kaswalder ha scelto la via della buvette.
Al ritorno, Failoni c’era, ma non c’era più Dallapiccola. Ed è partita una dura reprimenda del leghista Roberto Paccher contro l’autonomista europeo. Ma non su Failoni.
Morale? Failoni, guarda caso, ha riferito di avere avuto un sacco di incontri, «l’ultimo proprio ieri sera». Ma dallapiccola lo ha infilzato: «lo dice lei, ma non può portarci le prove».
Quindi: la Panarotta riaprirà allo sci il prossimo inverno? Failoni ha detto che la Provincia (con Trentino Marketing e Apt) ci crede, e ci metterà i soldi, «ma sono i consigli comunali a doversi muovere».
Con un problemone in più: la seggiovia Rigolor, montata (di seconda mano) nel 2018, nel 2026 sarà a fine vita. E failoni ne ha approfittato per dire che «è colpa delle giunte precedenti».
Dallapiccola ha punzecchiato ancora: la Panarotta merita le stesse attenzioni di altre stazioni (ad esempio quella di Bolbeno).
Failoni ha annunciato che la società sviluppo sta preparando un piano per un’offerta alternativa, estiva ma anche invernale, «perché senza lo sci non si vive». Ma dato che la Panarotta è «una stazione a fallimento di mercato» (ha detto proprio così), si apre la strada all’intervento degli enti pubblici. A brevissimo - secondo l’assessore - si presenterà la soluzione.
Dallapiccola ha replicato che queste parole Failoni le avrebbe dovuto dire prima. E ha aggiunto che non si dovrebbe parlare di «fallimento di mercato», ma di impianto di prossimità. G.Z.