Old Bar in pensione, al suo posto buffet a peso
Il nuovo titolare Gianpaolo Vicentini: «Punto ad attrarre lavoratori e famiglie, gestirò il locale insieme a mia figlia». Si pagherà solo quanto verrà consumato
TRENTO. «Un modello di ristorazione che in Italia ha pochissimi precedenti. Io, personalmente, ne ho conosciuto uno solo. In ogni caso, si tratta di qualcosa che nelle nostre zone è ancora estremamente poco diffuso». È questo il punto centrale del racconto di Gianpaolo Vicentini, 52 anni, che ha appena rilevato l’Old Bar (gli ex proprietari apriranno un b&b in Via Suffragio) per cambiarne look, finalità e non ultimo il nome: dai primi di agosto in poi si chiamerà Old Buffet. Il modello di ristorazione a cui il nuovo gestore fa riferimento è quello del “buffet a peso”. «I clienti potranno scegliere tra un buffet composta da vari primi e secondi, ma di prezzi fissi non si parlerà: pagheranno infatti esclusivamente in base a quanto avranno mangiato, ogni pietanza avrà un prezzo al chilo e il conto verrà fatto in base a quello. Questo metodo permetterà per esempio a chi vuole appena un assaggio di primo e una porzione più sostanziosa di secondo di gestirsi in autonomia, scegliendo quanto mangiare e di conseguenza quale sarà l’impatto sul portafoglio. Un sistema innovativo – continua Vicentini – che ho avuto modo di conoscere durante i miei numerosi viaggi in Sud America, particolarmente in Colombia, dove ho una casa in cui trascorro in media quattro/cinque mesi l’anno. L’attività, durante la settimana, avrà come target i lavoratori, specialmente quelli dei vari uffici che si trovano nelle vicinanza. Nel weekend invece, magari con qualche modifica al menu dei giorni feriali, si punterà a coinvolgere anche le famiglie, approfittando del fatto che le porzioni ridotte per i bambini verranno, sempre seguendo la logica del peso, pagate meno di un piatto intero». Vicentini, che si è formato alla scuola alberghiera di Riva del Garda, ha un passato legato a doppio filo col mondo della ristorazione trentina; ha infatti iniziato come cameriere, prima stagionale e in seguito a tempo pieno, per poi rilevare insieme ad alcuni soci il locale “I due giganti”, gestito per vari anni e poi passato nelle mani del gruppo Autogrill. Nel suo curriculum figura anche il Waikiki di Gardolo, trasformato a suo tempo in casinò dal cinquantaduenne originario di Ala. Ma adesso, insieme alla figlia ventiseienne Denise, è tempo di approdare nuovamente nel campo della ristorazione. «Anche se, rispetto alla precedente gestione, il locale non verrà ampliato, alcuni significativi cambiamenti verranno apportati – anticipa Vicentini – la cucina diventerà a vista, l’acqua sarà microfiltrata e verrà distribuita da appositi erogatori, mentre il caffè costerà appena 75 centesimi e i clienti, a cui verranno date le cialde, se lo faranno da soli tramite una macchina espresso. Per un pasto completo non si arrivino a spendere più di nove euro, senza però perdere di vista la qualità. Oltre ai classici primi, secondi e contorni, il menu includerà insalate di vario tipo, magari con qualche aggiunta tropicale a renderle un po’ più fantasiose, grazie ai miei recenti trascorsi che mi hanno permesso di entrare in contatto con la cucina sudamericana. I coperti saranno circa un centinaio, con l'inaugurazione ufficiale prevista per i primi di settembre. Dopo un periodo in cui ci saremo entrambi, l’intento è quello di passare definitivamente la mano a mia figlia – conclude il ristoratore – ma almeno per qualche anno, ai pranzi dei lavoratori del centro di Trento punto a pensarci ancora io».