"Non cercate voti sulla pelle degli altri"
Il segretario della Cei, monsignor Galantino, terrà la lectio magistralis sull'eredità di Alcide De Gasperi: "La sua era un'Europa generosa. I capi politici attuali si ricordino da sono venuti"
TRENTO. «Nessun politico dovrebbe mai cercare voti sula pelle degli altri e nessun problema sociale di mancanza di lavoro e di paura per il futuro può far venire meno la pietà, la carità e la pazienza». Così il segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino, spiega cosa lo «ha spinto a essere fin troppo chiaro (qualcuno ha scritto "rude") negli interventi di questi ultimi giorni, almeno quelli non inventati, sui drammi dei profughi e dei rifugiati».
La riflessione di Galantino sulla politica è contenuta nella sua 'lectio magistralis' sull'eredità di Alcide Degasperi, che pronuncerà domani, martedì 18 agosto, a Pieve Tesino e di cui il Corriere della Sera ha anticipato alcuni passi. «L'Europa che Degasperi ha contribuito a fondare - sottolinea monsignor Galantino - era più generosa di quella di oggi e i suoi capi politici farebbero bene a ricordarsi da dove gli europei sono venuti e dopo quali terribili prove. L'Europa - rileva ancora il segretario dei vescovi italiani - non può diventare una maledizione: è un progetto politico indispensabile per il mondo».
Galantino sottolinea poi l'importanza della politica: «Senza politica si muore. La politica come ordine supremo della carità: questa è la grande avventura per chi ne sente la missione». Facendo poi proprie le parole di Romano Prodi, Galantino aggiunge: «I populismi sono un crimine di lesa maestà di pochi capi spregiudicati davanti a un popolo che chiede di capire i passaggi complessi della storia».
Infine il vescovo ricorda che le scelte fondamentali di Degasperi «sono state elaborate dai partiti dentro le Camere, dove si riconosceva il ruolo delle opposizioni».