No Tav, blitz anarchico sulla trivella a Mattarello
«Occupato» per 12 ore il macchinario arrivato nel cantiere delle Novaline. Denunciate per danneggiamenti 20 persone
TRENTO. In sei sono rimasti sulla trivella comparsa alle Novaline di Mattarello circa 12 ore per chiarire ancora una volta che loro la Tav non la vogliono. Il blitz è scattato alle 6.30 di ieri mattina e ad entrare in azione per primi sono stati alcuni anarchici che hanno raggiunto la trivella - arrivata martedì - dove sono saliti e alla quale si sono incantenati. Fra questi il punto di riferimento del movimento anarchico Massimo Passamani. E assieme agli antagonisti anche un gruppo di No Tav della zona.
Nel giro di pochi minuti sono arrivati poliziotti e carabinieri e una ventina di attivisti sono stati quindi portati in questura dove sono stati identificati e denunciati per invasione di terreno e danneggiamento. Intanto gli altri sei erano ancora sulla trivella e lì sono rimasti fino a quasi alle 19 quando hanno abbandonato la postazione per partecipare all’assemblea che era stata organizzata nei campi di Acquaviva.
Una giornata di tensione quella di ieri sulla collina sopra l’abitato di Mattarello con la strada che collega il fondovalle alla Vigolana che è stata chiusa al traffico per evitare eventuali problemi. A dar sostegno agli anarchici sulla trivella una trentina di persone che hanno presidiato la strada di accesso al cantiere sotto gli occhi di polizia e carabinieri. Il blitz di ieri si annuncia come solo il primo di una serie di iniziative che saranno prese per bloccare i lavori per la linea ferroviaria ad altra velocità.
Un progetto contestato dai comitati trentini (e non solo) ai quali da tempo si sono aggregati anche gli anarchici. E ieri mattina alle Novaline c’era anche il consigliere provinciale del Movimento 5 Stelle, Filippo Degasperi. «Le trivellazioni per la realizzazione del Tav Brennero - scrive in un intervento comune con il deputato Riccardo Fraccaro - sono state avviate senza alcuna informazione preventiva sull’inizio dei lavori e in deroga ad ogni principio in materia di sicurezza e trasparenza".
"Martedì è comparsa una trivella - ha aggiunto - che sta effettuando dei carotaggi senza aver fornito alcuna comunicazione alle autorità competenti o aver esposto il cartello di cantiere. Questo accade perché la giunta Rossi, con la nuova legge urbanistica, ha consegnato le chiavi del nostro territorio all’alta voracità che lo saccheggia calpestando i diritti della comunità. Il cantiere è privo delle normali indicazioni circa il tipo di lavori, la durata, la ditta esecutrice. In compenso, però, la zona è presidiata da un notevole dispiegamento di carabinieri e polizia con camionette antisommossa».
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