Molveno, turisti a passeggio sui fondali del lago
L’acqua risucchiata da un grande sifone ha lasciato scoperte scogliere dall’aspetto lunare che il Comune in questi mesi trasformerà in palcoscenici
MOLVENO. Da criticità, ad attrazione turistica. Così come auspicato dal Comune di Molveno (che ha sviluppato per questo obiettivo anche un progetto), l’attuale svuotamento parziale dell’omonimo lago, per i lavori di manutenzione straordinaria dell’impianto idraulico programmati da Hydro Dolomiti ogni dieci anni, si sta rivelando una vera opportunità. Sono infatti sempre di più i turisti che ogni giorno fanno tappa a Molveno per non perdere l’occasione di camminare sui fondali emersi e asciutti del lago più bello d’Italia, in un ambiente naturale insolito e sicuramente suggestivo. L’acqua si sta progressivamente ritirando verso il centro del lago, come risucchiata da un grande sifone (il livello del bacino entro il prossimo febbraio sarà abbassato di circa 50 metri) lasciando scoperto un susseguirsi di scogliere ghiaiose e sabbiose che, in alcuni punti, soprattutto in prossimità della riva, degradano anche con ripidi balzi di alcuni metri.
Il sindaco di Molveno, Luigi Nicolussi, nei mesi scorsi si è fatto portavoce del disagio della collettività nei confronti della Provincia e di Hydro Dolomiti (quest’ultima concessionaria della centrale idroelettrica di Nembia) manifestando la forte preoccupazione per lo svuotamento del lago, facendo presenti i rischi per l’ambiente naturale e l’immagine turistica della località. Ma allo stesso tempo, insieme all’amministrazione comunale, non è rimasto a guardare e ha cercato una soluzione per trasformare questo disagio in un’opportunità. «Per questa situazione straordinaria - ha spiegato il sindaco - vissuta dalla comunità molvenese come una profonda privazione della propria bellezza, dovuta al lago e alle Dolomiti di Brenta, abbiamo elaborato un progetto con l’obiettivo di operare un cambio di prospettiva per trasformare l’opera di svuotamento del bacino in un “evento” con il carattere di unicità e d’irripetibilità. Nei prossimi mesi di febbraio e di marzo lungo le sponde e i fondali del lago proporremo così degli spettacoli aventi come tema l’energia, la luce e l’acqua, con la realizzazione anche di una scultura monumentale in ferro, alta 6 metri, raffigurante un’icona del lago, che sarà installata in modo permanente».
Intanto anche per la società degli impianti di sci “Paganella 2001” lo svuotamento parziale del bacino ha imposto dei lavori straordinari per garantire il mantenimento del prelievo d’acqua utilizzata per l’innevamento programmato delle piste. In questi giorni, così come ci ha spiegato il presidente della “Paganella 2001”, Eduino Gabrielli, sta operando una squadra specializzata di sommozzatori, della ditta Idra di Venezia, per la messa in galleggiamento del container con le pompe di aspirazione sommerse (che normalmente sono adagiate sulle sponde del lago) e il prolungamento di circa 80 metri di due tubazioni per la successiva messa a largo dello stesso container, in modo da garantire il pescaggio dell’acqua anche durante le fasi di svuotamento del bacino.