Mele nelle celle ipogee, Melinda «rallenta»
Magazzino nella roccia, il Consorzio deve fare i conti con le resistenze interne Ma ieri il progetto della Tassullo Spa ha ricevuto la «benedizione» di Dellai
MOLLARO. Le gallerie si allungano nelle viscere della Dolomia di Torra, la sperimentazione della cella frigo ipogea sta andando bene (da tre mesi si conservano 11,5 vagoni di mele), ma Melinda tergiversa (ci sono resistenze interne) e stenta ad impegnarsi formalmente in un accordo che preveda la realizzazione sottoterra di un mega magazzino da quasi 5.000 vagoni. Questo ha lasciato intendere ieri il presidente del Consorzio, Michele Odorizzi, nel suo intervento nel cuore della galleria Rio Maggiore di Tuennetto di Mollaro davanti alla Giunta provinciale al completo in visita all'impianto. «Non voglio ne dire di più ne di meno di quello che posso dire, per questo leggo anche se a me è più consono parlare a braccio», ha affermato rispondendo alla rinnovata disponibilità della Tassullo materiali Spa di impegnarsi a realizzare uno stoccaggio in roccia.
Ieri nella rete di galleria che sta avanzano nel cuore della montagna (3 chilometri quelli già aperti, con un fronte di avanzamento di 12 metri al giorno) c'è stato un incontro con ospite la giunta provinciale al completo e decine di operatori Melinda, amministratori, imprenditori, frutticoltori, tutti curiosi di vedere questa novità, quasi assoluta per l'Italia, ma quasi di routine per paesi nordici.
Un progetto della Tassullo per l'agricoltura nonesa è in dirittura d'arrivo, con la realizzazione sottoterra, di due bacini per accumulo di acqua irrigua ciascuno da 120.000 mc destinati rispettivamente ai Cmf di Priò e Vervò. Per questi due bacini è già operativo un piano attutivo, ma la vera scommessa anche per i possibili sviluppi futuri in termini generali è il magazzino di stoccaggio delle mele, per rispondere alla richiesta di sempre nuove celle (vedi il Consorzio Melinda Terza Sponda) che occupano altro territorio e creano problemi di convivenza con i residenti. «Problemi d'impatto con considerevole risparmio energetico, che con le celle in roccia non ci sarebbero più», ha spiegato l'ad della Tassullo Spa, Stefano Odorizzi presentando il progetto di magazzino ipogeo da 4700 vagoni in 72 celle da 66 vagoni ciascuna. Una buona idea appoggiata dalla Giunta provinciale dopo che il Consiglio qualche tempo fa – come ha ricordato l'assessore all'industria Olivi – ha reso fruibili a scopi di stoccaggio i vani vuoti creati da attività minerarie. «La Tassullo Spa è una delle aziende più innovative del nostro territorio, l'idea di usare il sottosuolo è buona perché attenua il problema energetico e risparmia terreno, più innovativa di così», ha detto Dellai stretto nella giacca a vento nel fresco (10 gradi, costanti inverno ed estate) della galleria.
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