Mazzette per avere soffiate su redditi e mariti infedeli 

Otteneva dati per divorzi difficili e cause di lavoro. C’era un tariffaro: da 50 euro per un’utenza telefonica a 400 per sapere la patologia di un lavoratore malato


di Ubaldo Cordellini


TRENTO. Una rete che riusciva a sapere tutto, o quasi, dei malcapitati che cadeva sotto le sue grinfie. Secondo quanto ricostruito dalle indagini dei carabinieri, l’investigatore privato Mauro Delmarco grazie alle sue amicizie e ai favori che riusciva a ottenere poteva sapere il nome di amanti o amiche di mariti infedeli, i movimenti bancari e anche il nome dell’intestatario di un bancomat, ma riusciva anche a sapere le patologie indicate sui certificati medici depositati per giustificare le assenze per malattia dai dipendenti. Dando così ai datori di lavoro la possibilità di agire nei confronti dei dipendenti. Per non parlare della possibilità di avere a disposizione in poche ore i precedenti penali delle persone sotto osservazione. Favori che, ovviamente, poliziotti, carabinieri e finanzieri corrotti si sarebbero fatti pagare profumatamente: da 50 euro per le informazioni più semplici, fino a 450 per quelle più complesse e delicate. Secondo i calcoli dei carabinieri del nucleo investigativo di Trento l’appuntato di Roma Carmelo Carone avrebbe intascato 1400 euro tramite versamenti sulla sua Postepay, il finanziere di Bolzano Christian Tessadri sarebbe arrivato a 2 mila euro. Ma questa è ancora solo un’ipotesi investigativa, visto che siamo alla fase delle indagini preliminari.

OPERAZIONI BANCOMAT. In particolare Delmarco il 5 ottobre 2016 avrebbe promesso, e poi pagato, 300 euro a Carone 300 euro per sapere il nome dell’intestatario di una tessera bancomat che era stata rubata. Carone, in servizio a Roma ha accertato il nome accedendo al sistema centrale Sdi con la propria utenza e aveva anche chiesto aiuto al suo collega Luigi Rosolia, in servizio al Nucleo di Protezione centrale.

MALATTIE DEI DIPENDENTI. Il 27 ottobre 2016, invece, Delmarco ha chiesto a Carone di svelargli la patologia su un certificato medico presentato da una lavoratrice dipendente. Cosa che Carone ha fatto accedendo abusivamente alla banca dati dell’Inps ottenendo in cambio 200 euro. In un’altra occasione, l’investigatore ha pagato 400 euro a Carone per sapere se una donna di Bolzano si fosse sottoposta a sedute di fisioterapia alla clinica Bonvicini di Bolzano. Per sapere il nome di un intestatario di un utenza telefonica Delmarco pagava molto meno, appena 50 euro.

MARITI INFEDELI. Ma non si rivolgeva solo a Carone per avere favori. Spesso contattava il finanziere bolzanino Christian Tessadri. Al finanziere chiedeva di sapere tutto di persone che teneva sotto controllo per lavoro, il nome di figli, marito, le auto possedute e le proprietà, ma anche l’indirizzo e i precedenti penali. A Tessadri, Delmarco avrebbe chiesto una ventina di favori retribuiti di questo tipo. In alcuni casi chiedeva di sapere se una società fosse in buone condizioni economiche, in altri casi chiedeva di sapere la posizione lavorativa e il numero di malattie prese da una determinata persona. A Tessadri chiedeva anche di sapere i dati delle dichiarazioni dei redditi del marito di una sua cliente che si stava separando. E il finanziere eseguiva collegandosi al portale dell’Inps oppure allo Sdi, il cervellone interforze delle forze dell’ordine.

TELEFONO RUBATO. In un caso, in concorso con il tecnico informatico Andrea Cervelli e con una sua cliente, Delmarco sarebbe riuscito ad accedere abusivamente al contenuto di un telefono protetto da password che le cliente aveva sottratto di nascosto al compagno che riteneva infedele. Poi, Delmarco ha chiesto a Peppino Spagnuolo, ex poliziotto in servizio a Bolzano e ora in pensione, di sapere se era stata presentata denuncia nei confronti di una sua cliente e delle sua compagna. Favore pagato con 150 euro. In un’altra occasione Delmarco ha chiesto a Spagnuolo e alla moglie Rossana Romano di fare delle verifiche su tre persone che dovevano concludere un affare immobiliare con un’agenzia sua cliente. In un caso, poi, avrebbe intercettato conversazioni in case e in locali scolastici.















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