Malé, 70° della Sat nel segno dei giovani

La Sezione solandra ha festeggiato la ricorrenza con due momenti di spettacolo con al centro la sicurezza in montagna


di Francesca Tomaselli


Un compleanno davvero speciale quello festeggiato sabato sera al teatro di Malé dalla locale sezione Sat per i 70 anni dalla fondazione. Speciale perché celebrato durante la seconda serata del 119° Congresso Sat, organizzato proprio dalla sezione in collaborazione con la Sat di Magras e la Sat Rabbi-Sternai, evento che in questi giorni sta animando la borgata solandra.

Il presidente della sezione Renato Endrizzi ha ricordato con parole, immagini e ricordi le date, i personaggi e le attività che hanno caratterizzato il sodalizio, che conta 229 soci di cui 72 giovani dagli 8 ai 16 anni. Durante il suo discorso sono stati ricordati tutti i presidenti che si sono succeduti a partire dal 1943: Guido Casna, Roberto Mezzena, Mauro Giacomoni, Bruno Stanchina, Luigi Penasa, Adriano Dalpez, Michele Benedetti, Rosario Paganini, Fausto Ceschi e Silvano Dossi. Non è mancato il pensiero e l’applauso a chi non c’è più, un momento emozionante sottolineato dalle note del canto preghiera di Bepi De Marzi “Signore delle cime”.

«Un onore ricordare il compleanno in una cornice come questa - ha sottolineato Endrizzi - la sezione propone annualmente escursioni alpinistiche alternando corsi specifici a serate didattiche a tema, per far conoscere frequentare e rispettare la montagna anche in collaborazione con le associazioni di volontariato locale. Il nostro orgoglio più grande rimane la sezione giovanile, saranno loro i veri protagonisti di domani».

Proprio i giovani della sezione hanno regalato un momento divertente mettendosi in gioco nel Tg Sat, cinque minuti di notizie, servizi e approfondimenti sul tema della montagna fatta dai ragazzi e per i ragazzi.

La serata si è conclusa con la prima del musical dal titolo “Destinazione libertà (Le porte della montagna)” ideato, scritto e messo in scena dal gruppo giovanile “Strade Aperte”. Due alpinisti, due epoche diverse, così come diverso naturalmente è il modo di andare in montagna, hanno portato in scena la montagna, i suoi problemi e i pensieri di chi la montagna la vive in piena libertà. Problemi e punti di vista attuali con momenti di riflessione spirituale affidati alle parole dell’alpinista inglese Douglas William Freshfield e il tema della sicurezza introdotto dalla scena più divertente del musical, per approfondire il tema del limite e della consapevolezza dei rischi dell’andare in montagna.

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